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25 aprile: le cerimonie a Venezia e Mestre [VIDEO]

Due cerimonie per la ricorrenza della Liberazione il 25 aprile 2021, una in laguna e una in terraferma, a cui si è aggiunta la tradizionale Messa per il patrono San Marco Evangelista celebrata dal patriarca Francesco Moraglia nella Basilica di San Marco. Un video con immagini d'epoca e i messaggi dei rappresentanti della città di Venezia per la festa della Liberazione.

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25 aprile: le cerimonie a Venezia e Mestre.
Due cerimonie, una in laguna e una in terraferma, in rappresentanza di tutta la comunità cittadina, hanno caratterizzato il 25 aprile 2021 a Venezia, cui si è aggiunta la tradizionale Messa per San Marco Evangelista officiata dal patriarca Francesco Moraglia nella Basilica di San Marco.
E’ stata una Festa della Liberazione caratterizzata ancora dalle disposizioni anti Covid, alle cui iniziative hanno partecipato in rappresentanza dell’amministrazione comunale il sindaco Luigi Brugnaro, per quanto riguarda la Festa di San Marco, il vicesindaco Andrea Tomaello, e la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano che ha omaggiato il monumento alla partigiana ai Giardini di Castello, a Venezia.
La tradizionale Messa per San Marco Evangelista, patrono della città, è stata celebrata dal patriarca Moraglia con la partecipazione, in rappresentanza dell’amministrazione, del vicesindaco Tomaello.

Nel video, i messaggi dei rappresentanti della Città di Venezia per la Festa della Liberazione. L’amministrazione comunale ha infatti raccolto alcuni interventi delle autorità cittadine coinvolte nelle celebrazioni della Festa della Liberazione. Dopo l’apertura del sindaco Luigi Brugnaro, a seguire gli interventi di Gaetano Fasulo, presidente del consiglio Assoarma di Venezia e Mestre e di Elena Cadamuro, ricercatrice Iveser che interviene in rappresentanza di Anpi “Sette Martiri” Venezia, Anpi “Erminio Ferretto” Mestre , Iveser, Anppia e Fiap. Si prosegue con Paolo Bizzotto, segretario generale Cisl Venezia, in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil Venezia e chiudere Dario Calimani, presidente della Comunità Ebraica di Venezia.

Il primo cittadino oggi ha omaggiato i Caduti della Resistenza deponendo una corona d’alloro in corrispondenza della Lapide ai Caduti davanti al Municipio di Mestre, insieme ai rappresentanti dell’Anpi e di Assoarma e di altre associazioni cittadine, mentre la presidente del Consiglio Damiano ha omaggiato il monumento alla Partigiana con il prefetto Vittorio Zappalorto. Ad entrambe le cerimonie hanno partecipato, nel rispetto del distanziamento sociale, le autorità civili e militari cittadine.
Si è così rinnovata, anche quest’anno, l’iniziativa dell’amministrazione comunale per raccogliere gli interventi delle autorità che, da tradizione, sarebbero intervenute nelle piazze o nei campi cittadini in occasione del 25 aprile: un progetto cui hanno partecipato anche il presidente di AssoArma di Venezia e Mestre, Gaetano Fasulo, la ricercatrice Iveser (in rappresentanza di Anpi sezione “Sette Martiri” di Venezia e di Anpi sezione “Erminio Ferretto” di Mestre, di Iveser e di Anppia) Elena Cadamuro, il segretario generale di Cisl Venezia Paolo Bizzotto (a nome di Cgil, Cisl e Uil di Venezia), e il presidente della Comunità Ebraica di Venezia, Dario Calimani.

“Anche Venezia si unisce al resto del Paese per celebrare tutti coloro che combatterono per divendere la libertà dell’intero Paese – dichiara il sindaco Brugnaro in apertura del filmato – Oggi celebriamo chi in quegli anni bui decise di resistere a costo della propria vita, per costruire un futuro di libertà. Oggi più che mai dobbiamo ritrovare quello spirito di coraggio e quella determinazione per vincere la nostra guerra contro la pandemia, che ha messo in ginocchio interi settori produttivi della città e ci ha privato della libertà. Abbiamo il dovere di resistere, lo dobbiamo a noi stessi e a tutti i sanitari che si stanno impegnando per farci uscire da questa situazione. Solo così potremo tornare ad abbracciarci, come fecero i nostri genitori e i nostri nonni alla notizia della sconfitta definitiva del nemico. Oggi a Venezia – ha continuato – festeggiamo anche il nostro Santo Patrono, San Marco, cui dobbiamo rivolgerci con quell’umiltà che ci dà la forza e la tenacia per continuare a guardare con fiducia al futuro. Venezia quest’anno celebra i suoi 1600 anni e non si arrende. La storia ci ha insegnato che, di fronte a ogni avversità, i veneziani hanno saputo fare squadra, e uscirne vincitori. E così sarà anche questa volta”.

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