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Centri Sociali e Comune di Venezia: ancora attriti e rivendicazioni

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Centri Sociali e Comune di Venezia: ancora attriti e rivendicazioni

Non accenna a dipanarsi il conflitto fra Centri Sociali e il Comune di Venezia.
Questa volta sono state le foto pubblicate sul Gazzettino a mostrare gli effetti di un dopo-festa all’ex Paolini & Villani di Marghera, immagini che hanno rivelato sporcizia e abbandono di rifiuti nella zona.

L’ex fabbrica ha ospitato il concerto dei Subsonica con un pubblico di cinquemila persone. Subito sono arrivate le rimostranze di Veritas che informa di aver dovuto impiegare tanto tempo e molti addetti per ripulire la zona.

Il sindaco Luigi Brugnaro ha promesso una serie di accertamenti e indagini al fine di verificare le modalità e le attività del Centro Sociale Rivolta.

Da anni non si incontrano, non si comprendono queste realtà fra loro contrapposte in posizioni radicali.

Da una parte il Sindaco, che fin dalla sua campagna elettorale, prometteva di non dar spazio ai centri sociali, dall’altra, i centri stessi, come il Rivolta che asseriscono di aver pagato sempre gli affitti (30.000 euro l’anno), di essere in regola con la Siae rispetto il concerto, di essere portatori di occasioni, aggregazioni culturali per i giovani e di offrire socialità e ospitalità alle persone che ne hanno bisogno.

E’ evidente che non è possibile garantire per tutti, pur se il Rivolta ci prova, anche in collaborazione con i Servizi sociali del nostro Comune. E’ innegabile che fra la folla dei presenti al concerto, ci sarà stato qualcuno che non rispetta le regole della convivenza e che le conseguenze si possono trarre anche dalle foto riportate, ma il discorso non può esaurirsi qui.

Forse gioverebbe un tavolo di lavoro, scevro da pregiudizi al fine di far incontrare mondi diversi che pur si vivono accanto, nelle differenti posizioni e filosofie. Un tavolo collaborativo di reciproca responsabilità, per non perdere quelle ragioni che fanno muovere il mondo giovanile, che è quanto mai opportuno conoscere, prima di respingere.

Una reciproca collaborazione gioverebbe ad una imbarazzante situazione che si è venuta a creare, che mostra mondi separati nello stesso Comune, che ha bisogno di guardare avanti e nella giusta direzione.

Redazione

12/04/2016

(cod consu)

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