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Carlo Cetera, primario di Ostetricia e Ginecologia di Pieve di Cadore, condannato

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Carlo Cetera, primario di Ostetricia e Ginecologia di Pieve di Cadore, arrestato. Una storia fosca, che ha toccato un professionista fino a ieri ritenuto integerrimo e stimato. L’ipotesi di reato riguarda il danno contro la pubblica amministrazione e la tutela della spesa pubblica: concussione, con il coinvolgimento di altre strutture esterne.

Carlo Cetera, primario della divisione di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Pieve di Cadore, originario di Cittadella, è stato arrestato ieri nel primo pomeriggio dagli uomini delle Fiamme Gialle. Il medico si trova ora agli arresti domiciliari.

Non si conoscono appieno i dettagli dell’operazione della Guardia di Finanza, ma a quanto risulta da una prima ricostruzione il dottor Cetera potrebbe esser scivolato in richieste di denaro per anticipare una prestazione nel campo della procreazione assistita. In un caso sarebbe scattata la denuncia che ha dato il via all’indagine.

Il medico, che avrebbe chiesto un proprio personale tornaconto per anticipare la lista d’attesa per la fecondazione artificiale, era comunque agli ultimi giorni all’ospedale di Pieve di Cadore. Dai primi di gennaio il dottor Cetera doveva prendere servizio a Piove di Sacco.

Il dottor Cetera veniva contattato ogni giorno da molte persone per agevolare la speranza di poter avere dei figli, spesso anche da donne avanti con l’età . Nel suo campo il professionista è considerato un luminare.

[20/12/2011]

giulia santorni

[redazione@lavocedivenezia.it]

 


Aggiornamento del 17/09/2016

I giudici del Tribunale di Belluno hanno condannato oggi a cinque anni e sei mesi di reclusione (pena sospesa) l’ex primario del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno), il padovano Carlo Cetera, 67 anni, accusato di aver chiesto tangenti alle coppie che volevano accedere alle liste per la procreazione assistita, per accorciare i tempi.
Il medico doveva rispondere di concussione, corruzione e interruzione di pubblico servizio, proprio per aver ‘accorciato’ le liste d’attesa. I casi documentati dall’accusa sarebbero stati una quindicina.

I pm avevano anche accusato l’ex primario di essersi adoperato, dietro pagamento, per il rinnovo delle convenzioni che l’azienda medica addetta al prelievo degli ovociti e al trasferimento degli embrioni aveva con l’Usl 1 di Belluno. Ma di questo reato non è emersa prova durante il processo, e così i responsabili della ditta sono stati assolti dall’iniziale accusa di corruzione.


Aggiornamento del 17/09/2016

Riceviamo e pubblichiamo.

Nell’ambito del processo a carico del ginecologo bellunese Carlo Cetera, ​(condannato oggi dal Tribunale di Belluno a 5 anni e 6 mesi per induzione. Ridotta rispetto alla richiesta del PM che aveva chiesto la condanna per concussione e nove anni​), dell’amministratore di Sismer srl Luca Gianaroli (avvocati Gianluigi Lebbro di Bologna e Claudia Bettiol di Belluno) e dell’azienda Sismer srl (avvocato Giovanni Borgna di Trieste), 

l’avvocato Giovanni Borgna di Trieste, difensore dell’azienda Sismer srl, dichiara: 
“Siamo soddisfatti che sia stata riconosciuta l’estraneità di Sismer ai fatti contestati. La sentenza ha dimostrato che la condotta di Sismer è stata sempre corretta e tesa soltanto al raggiungimento degli obiettivi concordati con l’Ulss. L’Ulss di Belluno, attraverso la convenzione Sismer, ha dato vita al prestigioso ed innovativo centro di Pieve di Cadore, specializzato nella fecondazione assistita, grazie al quale sono nati 250 bambini e sono stati effettuati oltre 1400 interventi, fonte di notorietà, prestigio e guadagno per l’Ulss di Belluno.”



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