Raccomandazioni e proteste per il mancato azionamento del Mose oggi un qualche esito lo devono aver avuto dato che il sindaco di Venezia annuncia preventivamente: “Stanotte alziamo il Mose. Stanno arrivando gli operai per sollevare le paratoie a mezzanotte”.
E’ stata una giornata di tregenda tra la città e la furia degli elementi ed, evidentemente, ogni esperienza insegna: “Il Mose è in preallarme, stanno arrivando gli operai”.
Sono le parole del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro sulla base delle previsioni
meteo, che danno per domani mattina una massima di marea di 120 centimetri. La previsione ha – di nuovo – qualche margine di aumento dato che la situazione meteo continua a non essere buona.
“Speriamo che si scarichi in mare l’acqua della laguna – aggiunge – per poter alzare il Mose verso mezzanotte e mezzo o l’una”.
La marea, rileva il Centro maree del Comune, dopo il picco di 138 centimetri di oggi pomeriggio, a causa dell’insistenza del vento, defluirà molto lentamente. E’ dunque previsto un prossimo massimo di 125-130 centimetri alle 7 di domani.
I tecnici rilevano
che permangono condizioni favorevoli al fenomeno dell’acqua alta per tutta la settimana.
In merito al mancato auspicato azionamento del Mose di oggi, il sindaco ha così commentato: “Bisogna essere più veloci nel poter reagire. Con il commissario Spitz, il Provveditore, il Prefetto, la Capitaneria, c’è una reale collaborazione. La questione è più politica: dobbiamo far sì che sia la città a dichiarare quando si deve chiudere il Mose oppure no”.
“Penso sia un discorso di organizzazione – aggiunge Brugnaro – Speriamo che le forze politiche, il Governo capiscano che non c’è da parte nostra nessun tipo di polemica. Dobbiamo accorciare la catena di comando, lasciare pure il commissario a fare il lavoro che sta svolgendo ottimamente, ma la gestione credo spetti alla città”.
(foto di archivio: brugnaro dal rio al mose / credits: lavocedivenezia.it / articolo: Altra acqua alta in arrivo, Brugnaro: stanotte alziamo Mose / cat.: acqua alta a venezia mose luigi brugnaro / 08/12/2020)
Mi sono venuti i brividi, il sindaco della città dice che la questione è POLITICA. Una città sotto acqua per questione POLITICA?????? E’ un barzelletta tanto brutta Signor Sindaco! Un bel tacer non fu mai scritto! A Venexia se dise: ” i ne gira dal pero al pomo”. Ma questo è troppo, “un poca de creanza par la gente che vede”, diceva mia nonna.
Meno male che si attivi il Mose, con tutti i soldoni che è costato e i disagi vissuti da numerose famiglie è ora di agire.
In questo momento poi di pandemia quando gli spostamenti sono proibiti o comunque difficili, per molte persone che abitano lontano da Venezia risulta quasi impossibile raggiungere le loro case se allagate!