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“Perché non vendere le case pubbliche a chi le abita da 40 anni?”. La lettera

"Case comunali e Ater diventate ormai fatiscenti... Cara Amministrazione pensa anche ai veneziani della città antica..."

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Ritengo doveroso rivolgere a questa Amministrazione Comunale una richiesta, credo sia la stessa di molti inquilini delle case comunali e di ater.

Perchè vi ostinate a non vendere la casa agli inquilini che ci abitano da oltre 30 anni ? se calcolate un canone d’affitto medio di 200 euro al mese, per trent’anni sono 72 mila euro, soldi che male o bene avete incassato.

Non avete mai eseguito lavori né di ordinaria né tantomeno di straordinaria manutenzione, gli infissi sono rotti da sempre, le parti delle tubazioni sono ancora in piombo, le facciate sono fatiscenti.

Parlate tanto di cappotto termico, l’unico cappotto è quello che sono costretti ad indossare le persone per non sentire freddo, la tinteggiatura interna degli edifici non esiste più, potrei fare un elenco infinito di cose che non funzionano, se chiami Insula ti dicono che loro non hanno soldi, e lo possiamo capire, quindi fatevi due conti… avete un’assessore molto capace che sa fare i conti meglio di chiunque altro, quindi non siate come la sinistra che non ha mai voluto mollare l’osso perché le case sono importanti per avere il voto.

Non di poco conto è il fatto che una volta di proprietà la casa sarà ancora più facile per l’Agenzia delle Entrate pignorare se bisogno.

Detto questo solo nella zona dove abito ci sono almeno quattro appartamenti vuoti da almeno cinque anni, non è possibile che restino vuoti per così tanto tempo, anche perché quelli che sono andati via hanno lasciato i locali vuoti e tinteggiati come obbliga la legge.

Quelle persone che abitano questi appartamenti da più di trent’anni sono entrate quando erano giovani, oggi sono tutte persone anziane, quindi è cambiata anche la composizione del nucleo familiare, se quando sono entrati erano in cinque, oggi sono rimasti in due, e magari occupano un’ appartamento di 100 mq con doppi servizi, mentre altri devono continuare ad abitare in 45 mq in cinque, non trovo sia giusto.

Mancano due anni alle prossime elezioni comunali, sarebbe un gesto per dimostrare che voi siete diversi, vendete le case e con i soldi restaurate o meglio costruite nuove case, ci sono tante aree che potrebbero essere utilizzate, solo a Murano c’è un’area vuota che ha una superficie pari forse la metà dell’isola, si chiama Sacca San Mattia, può essere collegata all’aeroporto quindi terraferma in dieci minuti, ricordo che già l’ex Sindaco Orsoni in campagna elettorale aveva promesso di costruire case, diporto, negozi, e altro, promesse di lana caprina, l’unica promessa mantenuta è stata la consegna della Certosa a Vento di Venezia e ai privati.

Cara Amministrazione pensa anche ai veneziani della città antica, capisco che i voti li prendete in terraferma, vendete solo da Mestre in giù, ma ci siamo anche noi che abbiamo gli stessi diritti e doveri.

Cordialmente,
un residente delle case comunali da oltre trent’anni, con un’aspettativa di altri 15 anni forse…
vorrei potermi comprare la casa che ritengo mia per “usucapione”.

lettera firmata

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17 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Sono l’autore di questa lettera e vorrei esprimere alcune considerazioni a coloro che disprezzano chi vive in case popolari. Sembra quasi che siamo considerati disonesti. Tengo a sottolineare che non lo sono. Ogni anno presentiamo la dichiarazione dei redditi e l’ISEE, e in base a questi dati viene calcolato l’affitto attraverso un algoritmo. Se superiamo questi parametri per più di tre anni, veniamo esclusi.

    La manutenzione straordinaria è sempre a carico del proprietario dell’immobile, sia che tu sia in affitto nel settore pubblico o privato. Considero incivile chiunque non mantenga in ordine la propria casa.

    Ho letto che alcuni ritengono giusto che, alla morte dell’inquilino, la casa venga restituita per essere assegnata a chi è in lista d’attesa. Concordo, ma allora chiedo che la stessa regola valga anche per le seguenti categorie: pubblici esercizi, gondolieri, sandolisti, facchini, tassisti, motoscafisti, venditori ambulanti di ogni genere, e la lista potrebbe continuare.

    Alcuni vorrebbero contare le volte che andiamo a mangiare fuori o in vacanza. Perché non aggiungere anche quante volte andiamo in bagno? Alcuni scrivono di aver fatto un mutuo. Nessuno vi ha obbligati a farlo. Ma visto che volete controllare tutto di noi, mi piacerebbe sapere perché la banca vi ha concesso il mutuo e che lavoro fate. Se guadagnate 1300 € al mese, non vi danno nemmeno la lametta per tagliarvi le vene. Sarebbe interessante conoscere alcuni di coloro che hanno fatto un mutuo e possiedono una casa. Forse scopriremmo che appartengono a una delle categorie che ho elencato. Ma non importa, non sono invidioso. Anzi, vi auguro di comprarne altre dieci. Così la prima cosa che farà l’Agenzia delle Entrate sarà pignorarvi la casa alla prima rata non pagata.

    Si dice spesso che bisogna fare figli, ma come possono i giovani farlo se non hanno una casa? Devono usare una mangiatoia, visto che siamo a Natale? O forse volete dare le nostre case a chi arriva con i barconi o con le ONG, al fine di sostituirci tutti con loro, pur di mantenere il controllo? Vendete le case a chi ci abita da oltre 30 anni e costruite nuove case per le future generazioni.

    Concludo dicendo che ci sono migliaia di appartamenti vuoti e che alcuni sono pronti per essere consegnati. La domanda che sorge spontanea è: “Qui lucrum facit?”.

  2. vorrei fare una precisazione : gli affitti non sono di 200 € ma anche di più: il sottoscritto paga 450 € e non mi lamento perché so che a mercato libero ne pagherei quasi il doppio…
    Ho letto uno stuolo di commenti acidi verso gli inquilini Ater o Comune ,non tutti per avere una casa pubblica con dei requisiti ben precisi ( sfratto esecutivo , alloggio inadeguato o sovraffollato) è potuto rimanere a Venezia città,ma ha dovuto adattarsi ad andare in terraferma…visto che il Comune ha case persino a Spinea…altra cosa che voglio precisare non è vero che gli inquilini non fanno le manutenzioni…nel mio condominio compreso il sottoscritto ha non fatto delle migliorie agli alloggi a proprie spese..proprio perché l’ente proprietario interviene spesso dopo tempi lunghissimi e con interventi piuttosto “alla buona”
    Concludo dicendo che la cosa più indecente è vedere alloggi vuoti che sarebbero anche abitabili da subito… basterebbe assegnarli e laddove ci fossero da fare delle migliorie magari anche a carico dell’inquilino scalando l’importo dall’affitto.

  3. Basterebbe andare a vedere dove vanno e quante vacanze si fanno e quante volte vanno al ristorante a mangiare fuori chi abita in una casa pubblica pagando 200€ come dice chi ha scritto per il mutuo di 20 anni ne ho pagati quasi il quadruplo al mese (con Ici,Imu,tari e via dicendo) e rinunciando a ferie e cene al ristorante per la nostra famiglia .
    A proposito la manutenzione non me la pagata il comune o Ater che sia l’ho dovuta fare Io

    • Io vivo da 15anni su una casa Ater..ci sono case chiuse da 15anni altre meno e c’è ne sono sparse in tutto il territorio solo del lido. Di varie misure. Alcune perfettamente restaurate. Perché non sono state assegnate? Io non ho la capanna. Non vado in vacanza. Non posso permettermi.. nemmeno di cambiare la caldaia. Perché con l Ater spetta all’inquilino. Mentre per le case comunali le caldaie le cambiano loro. Io non posso permettermi di comprare la casa. Ma chi lo può fare sarebbe giusto, dare loro questa possibilità. Poi dico se le case vuote non vengono assegnate, perché non venderle? Ricaverebbero di più, visto che non verrebbe riscattata. Ma almeno con il ricavato farne delle nuove. E mettere dentro persone, che hanno veramente bisogno e sono anni che aspettano. Non pensate che abita su una casa popolare, sia tutto rose e fiori. Le politiche sono cambiate, almeno da quando ci sono io. Si paga in base al reddito, in pratica come il vecchio equocannone. Non sono pochi. Si vive, ma non godi, come tutti i convinti, credono. Forse nei bassi fondi di grandi città. Dove c’è più delinquenza che altro. Ma a Venezia. Siamo inquilini, che pagano, e rispetto l’ambiente.. Giusto dire anche, che molti “motoscafisti, gondolieri, e altri proprietari di case” per un bel pezzo. Sono riusciti ad ottenere alloggi, destinati a chi non aveva il loro (poco reddito). Credo che ora non ne sia rimasto più nessuno, almeno spero. Quindi prima di parlare male di abita, perché veramente ne ha bisogno e diritto. Guardate bene chi invece, denuncia 15/20 euro all’anno, mentre ne incassa anche 100. E poi votano un sindaco che ha speso milioni di euro per mestre. Soldi che spettavano a Venezia. Troppe cose non vanno bene. Ma non certo, da prendersela con chi abita su una casa popolare. Del tutto legittimo..con anni di attesa.

  4. Pagare 200 euro è un privilegio. Non vi basta? Aver pagato 70.000 in 30 anni è un altro privilegio. E la vostra casa, quando non ci sarete più, sarà la casa di qualcun altro che ne ha bisogno. Questo è il fine dell’edilizia pubblica, non quello di regalarvela alla faccia di chi ha sacrificato per 30 anni pagando il quadruplo in mutui!
    Visto che la Gescal l’ha pagata per voi anche chi non ha avuto il vostro privilegio…

    • Pagare 200euro ora prima era quasi 300 (perché mio padre è morto) non è un privilegio se si è in due e prendi 1200. Non ti regala niente l’Ater quando siamo arrivati eravamo in tre e su 65 mq ora abbiamo una stanza a testa. Ma manutenzione della casa e del condominio: zero. Non gli frega niente. La casa quando c’è stata assegnata. Dopo 10anni di attesa, ci hanno detto che era perfetta. Perfetta per loro! Fortuna che io sono in grado di fare un po’ tutto ed ero 15 anni più giovane. Praticamente tra un lavoro e l’altro mi sono speso sui 4000 euro che ho dovuto farmi prestare per metterla un po’ a posto. Se avessi chiamato gli operai la spesa diventava di 15000. Poi mi dici che chi si fa il mutuo fa sacrifici. Beh ne conosco diversi, e vivono meglio di me. Si permettono le vacanze il cinema e la pizza. cosa che io posso permettermi solo l’ultima. Io ringrazio il fatto di avere un tetto sulla testa. E mi fa girare le palle vedere, che ci sono molte abitazioni migliori della mia, chiuse da anni. Mentre c’è gente che ha veramente bisogno. E comunque la gescal non c’entra niente con l’ater..ma invece molti enti hanno costruito con i fondi gescal tutti enti che poi le case sono state praticamente tutte riscattate. E a Venezia ne era piena. Io non abito a Venezia..ma al lido. Che di case popolari chiuse è pieno. E proprio con la gescal e i mutui agevolati dell’epoca si sono comprati case anche singole persone (o sposi). E loro si che hanno fatto un affare. Altro che privilegi.

  5. Adesso le persone che abitano casa Ater pagano il giusto non certo 50€ ci sono 2000alloggi sfitti Ater perché non darli hai giovani con clausola che se li mettano ha posto loro ….chi ci abita una vita casa Ater sarebbe giusto che gliela vendessero

    • All’estero non puoi vivere in una casa pubblica tutta la vita. Dopo un tot di anni te ne devi andare e lasciare la casa a chi ne ha bisogno. Inoltre , se vivi 40 anni in una casa pubblica certi lavori te li devi fare da solo. Al massimo potresti chiedere l’usufrutto, ma poi se muore l’usufruttuario, la casa torna al proprietario. Quindi niente case agli eredi da affittare a turisti, tanto di sicuro è quello che interessa a voi.

  6. Salve,io penso che la signora che ha scritto la lettera e abbia perfettamente ragione perché ha spiegato bene una cosa più che giusta , perché a Campalto 50 anni fa’ hanno costruito delle case nuove x gli operai e le hanno messe dopo poco tempo a riscatto x 30 anni così una mia parente l’ ha potuta comprare e fare sempre manutenzione così la casa è stata sempre decorosa e adesso ci vive suo figlio, forse una volta si pensa un po’ di’ piu’ e si parlava di meno

  7. Per quanto sia, chi ha una casa pubblica è un privilegiato. Con un canone di locazione libero, non sareste rimasti a Venezia (no città antica, Venezia è solo Venezia) nemmeno un anno.
    E a chi invece non ha gravato sulle casse pubbliche, rinunciando a tutto pur di comperare quattro muri a Venezia, cosa dovrebbero fare, un monumento ?

    • Stia tranquillo che cmq molti non sono potuti restare a Venezia e so pure di certe persone a cui hanno assegnato un alloggio in terraferma in un posto a loro non gradito e che lo hanno rifiutato …ognuno fa le sue scelte
      cmq con uno stipendio di 1300€ mensile e dei figli a carico te lo sogni di restare a Venezia .
      Per chi ha pagato un mutuo pur rinunciando alle ferie o ogni tanto al ristorante tutta la mia comprensione ma evidentemente poteva premetterselo…

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