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La storia delle bimbe che disegnavano con i gessetti: madri multate per vandalismi a Spinea

A Spinea l'episodio 'increscioso': è arrivata la Polizia municipale chiamata da qualche probo cittadino per gli "imbrattamenti", che altro non erano che disegnetti fatti da bimbe con i gessetti colorati.

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Bambini disegnano con i gessetti? Non si può, è vandalismo. Questa la morale del fatto avvenuto a Spinea: multe salate, alla fine, sono arrivate.
Tre bambine passano il tempo a disegnare con i gessetti colorati il muro perimetrale della nuova piazza di Spinea.
Forse non lo dovevano fare, forse l’hanno fatto perché sono colori che spariscono con la pioggia, forse si sono lasciate travolgere dalla gioia del disegnare, forse perché, più semplicemente, sono tre bambine di sei anni.
Alle prime esplicite proteste le loro mamme hanno provveduto a pulire, lavare il muro, ma non è stato sufficiente a calmare le levate di scudi di chi ha visto in quei disegni tutto quello che con i colori c’entra poco.
Il fatto risale a marzo e nota è la vicenda dell’intervento della Polizia su sollecitazione della sindaca Martina Vesnaver, a sua volta avvertita da cittadini ‘probi’ degli ‘imbrattamenti’.
Così li hanno definiti e degradati i disegni delle bambine che in tempi di Covid, di sacrifici e di stanchezza per la didattica a distanza, si sono lasciate trascinare dalla voglia di disegnare e magari esprimere sentimenti colorati.
Inutili le scuse e il mea culpa delle mamme che sì, riconoscono che sarebbe stato meglio evitare di colorare sul muro, ma spiegano che dei gessetti alla prima pioggia non ci sarebbe stata più traccia.
Così per i disegni rei dopo tanto scalpore (qualche residente li ha chiamati vandalismi) alla fine della fiera ogni mamma dovrà pagare una multa di duecento euro, con tanto di verbale.

 
Giudicate esagerate le multe e le sanzioni, chi sostiene che è stato giusto così, che è stato compiuto un illecito e chi come la sindaca di Spinea dichiara che è stato un atto inevitabile, automatico, quando c’è una segnalazione di vandalismo, ed è forse per questa ragione che una multa che poteva essere di 25 euro è diventata punitiva di 200.
E non ha risparmiato il richiamo ai genitori a insegnare ai figli il rispetto della ‘cosa pubblica’.
C’è francamente qualcosa che stona in questa vicenda che non ha tenuto conto, non solo delle situazioni particolari che oggi vivono i bambini, ma anche del senso di colpa che le bambine avranno vissuto, sapendo della multa e tutto il resto. C’è un accanimento di troppo in questa vicenda per certi versi, odiosa.
Gli adulti stessi, cui tutto è tollerato, si scagliano su un avvenimento che un temporale avrebbe risolto da solo.

Conforta sapere che sono in tanti a solidarizzare con le madri, che oltre a essersi scusate e pulito il muro, che cosa dovevano fare?
A volte si è forti con i deboli e quando ci si rapporta con la sensibilità dei bambini, bisognerebbe stare doppiamente attenti.

Andreina Corso

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Fa il bis con la proibizione di giocare rivolta a bimbi di 6/7 anni, alla Giudecca Campo Junghans, perchè disaturbano qualche dinosauro che abita nei dintorni. E poi fanno i Forum per la denatalità !

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