Balzo dei decessi dichiarati in 24 ore per Covid in Veneto, dato che ne vengono registrati 103 da ieri.
Il numero è contenuto nel bollettino regionale ufficiale ma è ritenuto “gonfiato” da un problema di trasmissione dei dati.
Il presidente Luca Zaia ha attribuito infatti il numero alto di decessi ad un ritardo nella comunicazione dei dati negli ultimi giorni.
I nuovi casi registrati da ieri sono 1.111, con il totale a 391.053.
Scendono gli attuali positivi, che sono 35.537 (-1.449), mentre prosegue la crescita degli ospedalizzati con 1.972 ricoverati nei reparti non critici (+3) e 323 nelle terapie intensive (+8).
Il Veneto, anzi, si potrebbe ritenere dià da “zona gialla” secondo il presidente.
“Il Veneto ha dati da zona ‘gialla’, che però non esiste più come classificazione fino a fine mese, avendo nelle proiezioni 0.96 Rt e un incidenza di 168,4…”, conferma il governatore.
“Aprile, però, lo faremo ancora tutti in trincea”.
Luca Zaia, commentando l’evoluzione regionale della pandemia, vede comunque una “pressione ospedaliera soprattutto a Verona e Padova, mentre si segnala una crescita a Treviso”.
“In generale – ha spiegato ai giornalisti – il Veneto non ha una curva flessa verso la discesa per quanto riguarda le terapie intensive e i ricoveri, oggi 2.398, che non sono pochi contro i 2.068 di marzo”.
“Dobbiamo venirne fuori – ha concluso – dobbiamo arrivare ad un giro di boa e iniziare la discesa, ma non sappiamo ancora quando raggiungeremo il plateau”.
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