L’allarme lanciato dall’Associazione Piazza San Marco di Venezia per i comportamenti particolarmente perniciosi dei gabbiani a Venezia nell’ultimo periodo non poteva passare sotto traccia.
Giunge oggi e pubblichiamo integralmente la risposta di associazioni animaliste della città che, tra le altre cose, non danno credito alle testimonianze che vedono “cocai e magoghe” avvicinarsi all’uomo tanto da sottrargli cibo “rubato”, come invece operatori di bar e caffè hanno documentato.
A nostro parere quando si rompe un equilibrio naturale è indispensabile l’intervento dell’uomo per ripristinarlo, sia pur nell’ambito dei canoni ecocompatibili e del rispetto degli animali, e pare sotto gli occhi di tutti che, per numero e per comportamento, la semplice osservazione etologica della situazione dei gabbiani in centro storico lo richieda.
“Generalmente se gli animali si inurbano ed “invadono”‘ le città e’ perché sono stati a loro sottratti habitat, spazi e cibo. E quindi emigrano dove lo trovano. Piazza San Marco, con i suoi più di 23 milioni di visitatori l’anno, che mangiano e lasciano rifiuti, e’ un luogo ideale per alimentarsi – oltre che per i tradizionali colombi – anche per cocai e magoghe (come vengono chiamati a Venezia i gabbiani e i gabbiani reali).
Sappiamo bene che questi uccidono purtroppo, soprattutto in inverno, i colombi più deboli (ma anche altri piccoli animali) e che stazionano nell’area Marciana in attesa di trovare resti di alimenti.
Ma non li abbiamo mai visti aggredire qualcuno-a, se non mostrarsi minacciosi per difendere i loro piccoli, da bravi genitori, o magari insistenti perché abituati a ricevere cibo (ai tempi della motonave Lido – Piazza San Marco erano frequenti i lanci di cibo soprattutto da parte dei bambini e i gabbiani seguivano costantemente tale tragitto).
E’ ovvio che una città come la nostra, che produce molti rifiuti per la massiccia presenza turistica – a cui si aggiunge un’inciviltà abbastanza imperante – attragga gabbiani, colombi, topi, che trovano con facilità il proprio sostentamento, con una conseguente maggiore prolificazione.
Siamo naturalmente disponibili ad un confronto con l’Associazione Piazza San Marco che ha evidenziato (esageratamente) il problema e con le istituzioni interessate, ricordando che il gabbiano e’ comunque specie protetta”.
Cristina Romieri, Gruppo Vegan Venezia
Tatiana Zanotti, L.A.V. Venezia
Maria Caburazzi, E.N.P.A. Venezia
Yayoi tantucci, Animali in città
[07/07/2014]
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