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Albaredo (Verona). Tagliò la gola a madre e strangolò sorellastra. Altro ‘sconto’ di pena

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Albaredo (Verona). Tagliò la gola a madre e sorellastra. Altro 'sconto' di pena

Un duplice omicidio avvenuto nel 2016 nel veronese, quello che venne definito ‘il giallo di Verona‘, vede un aggiornamento della sua storia oggi: uccise madre e sorella, oggi la Cassazione concede ‘sconto’ per assassino.

Andrei Filip guadagna così ‘un altro sconto di pena’ – dopo aver già evitato il carcere a vita – : è il giovane bracciante rumeno che il 13 febbraio 2016 ad Albaredo, nel veronese, tagliò la gola alla madre Mirela Balan con un coltello da cucina e poi strangolò anche la sorellastra di undici anni, Larisa Elena Mihailescu che era stata testimone del delitto e avrebbe potuto testimoniare.

La Corte di Cassazione ha così deciso eliminando l’aggravante di aver ucciso la piccola Larisa per motivi abietti e futili. Ad avviso della Suprema Corte, “il movente di eliminare il testimone di un omicidio” non “può rientrare” nei motivi “turpi, ignobili, o vili”, per aver ucciso la sorellastra ad Andrei Filip bisognava contestare l’aggravante di aver commesso il crimine per conseguire “l’impunità”.

“Tale aggravante teleologica non è stata contestata in punto di fatto all’imputato”, osserva la Cassazione accogliendo il ricorso dell’avvocato difensore Roberto Rigoni Stern.

La Corte di Assise di Appello di Venezia dovrà ora provvedere al ricalcolo della pena con un “nuovo giudizio sul trattamento sanzionatorio”, come si legge nel verdetto 30208 degli ‘ermellini’ depositato lunedì.

Il duplice omicidio.
Andrei Filip, con l’aiuto della sua fidanzata allora minorenne, dopo essere andato fuori a cena con lei, sezionò i corpi delle due vittime e dopo aver chiuso i resti in diversi sacchi e trolley e li gettò nell’Adige.

A scatenare la furia omicida, era stata la circostanza che Mirela Balan aveva detto al figlio e alla fidanzata di trovarsi un altro alloggio perchè era esasperata dalla loro presenza e dalla mancanza di collaborazione domestica.

Le sentenze.
In primo grado Andrei Filip aveva ricevuto l’ergastolo dal Gup di Verona il 28 marzo 2017 che aveva riconosciuto le aggravanti di aver ucciso persone di famiglia e per motivi abietti.

La Corte di Assise di Appello di Venezia, il 16 febbraio 2018, gli aveva successivamente riconosciuto le attenuanti generiche e la pena era scesa a 30 anni.

Oggi il provvedimento del ricalcolo della pena vedendo “alleggerito” l’omicidio della sorellastra.

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