A Venezia “Dedicata a te” (la nuova social card) non “attecchisce”: solo una su cinque famiglie indigenti ne beneficerà. Così, l’impatto atteso del nuovo bonus per acquisti alimentari battezzato: “Dedicata a te”, destinato alle famiglie più in difficoltà, si è rivelato notevolmente limitato nel comune di Venezia. La realtà in uno studio di Adico: le aspettative erano alte, ma i risultati raccolti mettono in luce una realtà ben diversa. L’Associazione per i Diritti dei Consumatori ha ricevuto numerose richieste di informazioni da cittadini convinti di avere diritto al bonus ma, alla fine, la quasi totalità di loro era esclusa dalla lista dei beneficiari effettivi.
La nuova social card elettronica, del valore di 382 euro, riservata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, avrebbe dovuto essere una boccata d’aria per le famiglie a basso reddito. Tuttavia, le segnalazioni giunte da diversi nuclei che ritenevano di soddisfare i requisiti per ottenere il bonus elettronico dipingono un quadro poco consolatorio.
Dei 15.188 nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15.000 euro e regolarmente iscritti all’anagrafe del Comune di Venezia, solamente 2.775 avranno accesso al bonus alimentare.
Questo, conti semplici alla mano, si traduce in meno di una famiglia su cinque, una dicotomia che ha sollevato una serie di interrogativi e preoccupazioni.
L’equità della distribuzione del bonus è ora messa in discussione, con quattro nuclei familiari su cinque esclusi dal beneficio. Le accuse parlano di opacità dei criteri di selezione, e comunque di una situazione che ha generato una situazione di disparità tra persone di reddito bassissimo, creando una sorta di “guerra fra poveri”. “È cruciale capire quali criteri siano stati utilizzati per determinare una misura così iniqua che lascia fuori molte famiglie in difficoltà”, ha dichiarato Garofolini, presidente Adico. Senza parlare della caratteristica di estemporaneità della card alimentare (una-tantum-annuale).
La critica maggiore, in ogni caso, si concretizza sulla discrepanza tra il numero di famiglie che avrebbero necessità del bonus apparentemente rientrando nei requisiti richiesti, e il numero effettivo di beneficiari. Garofolini ha suggerito che potrebbe essere necessaria un’indagine per capire se i beneficiari siano stati scelti a caso, un’ipotesi che suscita grandi perplessità.
Ci sono pensionati che prendono più di 2000€al mese e vivono abbastanza bene mentre ci sono lavoratori sia marito che moglie che non riescono a campare con stipendi di me*da
Ma sapete leggere ? vale solo l’ISEE non importo quanto prende di pensione, sappia comunque che esistono nuclei di due persone pensionate che non arrivano a 600 euro al mese, marito, moglie, e figlio se arrivano a 15 mila ero hanno questa marchetta gratis, è cchiaro che ne i pensionati, ne la famiglia non riescono a campare, vivono entrambe una vita di m***a. Shylock the first
Se ci sono 15188 nuclei poveri, ammessi 2 persone per ognuno sono 30376 persone,gli attuali residenti sono circa 60000. Ma i veneziani sono diventati tutti poveri?
Si è distrutta l’economia italiana ma si elargiscono BUONI, poveri o finti poveri grazie all’autocertificazione che ha dato la possibilità di fare i furbi a troppi ma, questo lo ignoravano. Molti italiani sono dipendenti dai buoni sociali in una società che non esiste più. Nella Repubblica fondata sul lavoro e sprofondata in miseria, i salari sono andati in discesa con contratti di lavoro precari e richieste di competenze più esperienze che nessuno ti fa fare. Dopo i 29 anni sei fuori dal mercato del lavoro, non lo trovi neanche in nero. Con 382 euro cosa compri per un nucleo? Pasta e olio in offerta, frutta e verdura importata costa un occhio e non sa di niente, con almeno un anno di invecchiamento in frigorifero, la porti a casa ed il giorno dopo ha la muffa, invece di maturare marcisce. Ieri, vicino a casa mia i fichi “S. Erasmo” costavano euro13,50 che in lire sono 26mila,140. Meno male che non ho femmine con la voglia gravidica in famiglia ma quante famiglie li possono comprare per i bimbi? Prima dell’euro a Rialto li compravo nostrani a 1500 lire/2000 al Kg. e due kili assieme costavano anche meno. Siamo tornati indietro di un secolo, mi sovvengono i ricordi dei racconti di mia madre che ha avuto 11 fratelli, quando si incollava il naso sulla vetrina del fornaio per guardare il pane bianco. Me fermo sinò me parte n’altro embolo.
A Venessia la se ciama’ CARITÀ PELOSA. 382neuri sono un insulto per un nucleo. Il governo e la Regione del Veneto alzino il tetto ISEE invece di abbassarlo altrimenti aumentano i RICCHI, e si diversifichiamo i lavoratori dipendenti dai lavorata partita IVA, specialmente per SANITÀ, ALLOGGI POPOLARI. A Venezia è uscito il bando per alloggi in social housing, dicesi per il CETO MEDIO che non esiste più. Il social housing è per RICCHI come i canoni non ERP. Non so se sbaglio ma, non erano forse alloggi di edilizia popolare diventati ora SOCIAL HOUSING? Manco mal che se doveva portare 3Omila residenti a Venessia. Scusate se sconfino, poi voi non mi pubblicate, ma a mi ste robe me fa’ “partir l’embolo” par modo de dir. Don Chisciotte
Teste di c***o, vi sembra possibile che marito è moglie pensionati non abbiano diritto alla carta, mentre marito che lavora, moglie che lavora, figlio che lavora, si. Shylock the first