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Mercato del ‘Rubato’ stroncato a Mestre. I “clienti” commissionavano cosa rubare

A Mestre aveva preso piede un mercato parallelo in cui si vendevano per strada a prezzo scontato i prodotti rubati in negozi e supermercati. Oggi si scopre che i "clienti" potevano persino ordinare che cosa serviva loro in modo che fosse "procurato".

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Mercato del ‘Rubato’ stroncato dalla polizia di Stato a Mestre. E’ avvenuto grazie all’attività della squadra investigativa del Commissariato PS Mestre in prevenzione e repressione del fenomeno di furti aggravati e ricettazione. Gli agenti del Commissariato di Mestre, in risposta agli episodi più volte denunciati nella zona compresa tra via Tasso e Corso del Popolo a Mestre, hanno monitorato ripetute cessione a titolo oneroso di generi alimentari e prodotti cosmetici tra vari gruppi di persone.

Dalle indagini svolte tra persone venditrici e acquirenti, coinvolte in queste anomale compravendite, gli operatori di Polizia hanno smascherato quella che pare ricettazione di generi alimentari e prodotti cosmetici rubati da punti vendita o supermercati. L’illecita vendita avveniva ad un prezzo concordato e conveniente, sulla base di una dettagliata lista di beni addirittura commissionata dagli acquirenti stessi.

La squadra investigativa del Commissariato Mestre è riuscita a ricostruire l’iter criminoso di queste condotte illecite che ha causato danni economici ad attività, cittadini e lavoratori degli esercizi commerciali della zona.

Pertanto, il personale del Commissariato di Mestre ha provveduto a denunciare in stato di libertà sia i presunti autori dei furti aggravati ai danni di negozi e supermercati (ex artt. 624-625 c.p.) sia i consapevoli acquirenti dei prodotti proventi dei furti (ex art. 648 c.p.).

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7 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Una giungla. Sentiamo parlare solo di aggressioni, rapine e furti. Ma cosa aspettano? E’ come sei chi ci guida avesse consegnato la citta’ ai balordi.
    Vogliamo cambiare tutto a Venezia, e’ chiaro? Non vogliamo piu’ ne’ Brugnaro ne’ Zaia. Via tutti. E’ ora di gente nuova. E’ ora di separarsi da Mestre.

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