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Mose, l’opera che salva Venezia. Le critiche: “Quanto ci costa?”

Cifre a confronto: quanto è costato alzare le barriere? Per contro: quanti danni avrebbero provocato le ultime maree?

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Mose, l’opera che salva Venezia ha dato una magnifica prova della sua efficienza nel mese di ottobre. Tuttavia la critica più frequente che si sente rivolgere al sistema è “Quali sono i suoi costi?”.
Partiamo dalla giornata di lunedì: Venezia, grazie al Mose, è stata risparmiata da un’altra acqua alta eccezionale, che alle 23,05 ha toccato una massima di un metro e 54 centimetri, misurati alla diga sud del Lido. Per la città sarebbe stato un altro disastro. Invece, l’alzata delle paratoie del sistema idraulico alle 3 bocche di porto ha tenuto fuori della laguna l’onda di marea, mantenendo nel centro storico un livello di 75 centimetri.

Guardandosi indietro, per tutto il mese di ottobre le paratie hanno salvato la città dall’incubo. Sarebbero stati 10 giorni di acque alte potenzialmente distruttive. Perché il “gigante idraulico” – benchè ancora in fase sperimentale – ha dimostrato tutta la sua efficacia nel far muro alla marea. Con il Mose sollevato alle tre bocche di porto, l’onda di marea resta fuori, in Adriatico, mentre la laguna interna rimane ‘sigillata’ al livello dal quale il sistema ha iniziato al alzarsi.

Acque alte eccezionali come quest’ultima (154 cm.) possono causare danni per decine di milioni alla città, tra monumenti, attività economiche, danneggiamenti alle case. Ma in molti ricordano che il Mose ha un costo non piccolo: ogni sollevamento comporta una spesa di 200mila euro (50mila per ognuna delle 4 barriere attive tra Lido, Malamocco, Chioggia) per i costi di energia e il lavoro delle squadre di tecnici del Consorzio Venezia Nuova.

Si tratta del lavoro di un’ottantina di persone impiegate nelle control room che muovono le dighe. Facendo due conti: dal 19 ottobre a ieri (con una interruzione dal 21 al 24 ottobre) il costo delle ‘alzate’ del Mose è stato di 2 milioni di euro. Intendiamoci, cifre previste e di cui si sapeva, ma che non possono non venire ricordate quando si tratta di soldi pubblici. Il problema semmai è che nessuno si aspettava che l’autunno partisse con 10 sollevamenti di fila.
Venezia si è trovata però ad affrontare la congiuntura di continui ingressi di perturbazioni, associate a cali della pressione in Adriatico, che per la città significano spesso alte maree e scirocco.

Sull’altro piatto della bilancia, rispetto ai costi, c’è Venezia all’asciutto, i danni risparmiati e le attività economiche che non si devono fermare perché calli e piazze sono sommerse. “Il Mose – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – si sta rivelando fondamentale per la salvaguardia di Venezia. Voglio ringraziare i tecnici e gli operai che sono stati attivi giorno e notte per garantirne il funzionamento a protezione della città, dei suoi residenti e della vitalità socio-economica”.

In questa fase di pre-collaudo – i lavori alle bocche di porto termineranno entro dicembre 2023 – è stato stabilito che le dighe si alzino quando c’è un previsione di 120 centimetri. Con quote inferiori (105-110) i sollevamenti sarebbero troppo frequenti, con conseguente paralisi del porto del traffico marittimo. Si è provata così una soluzione intermedia: chiudere le bocche selettivamente, lasciando dei varchi per il passaggi delle navi.
E’ stato così il 24 ottobre scorso, quando è stata chiusa solo la bocca Lido, con un effetto comunque protettivo sulla città. Ma sopra misure come un metro e 20 non c’è alternativa, bisogna alzare il sistema idraulico.

Non è facile quantificare i danni che le acque alte eccezionali producevano ogni anno a Venezia. Il Corila, il consorzio universitario che studia la laguna, ci aveva provato, facendo una stima, ritenuta da molti attendibile, compreso in un range tra 200 e 460 milioni l’anno. Oggettivamente, costano molto meno le “alzate”.

Una foto di archivio di quello che è la vita con l'acqua alta a Venezia
Una foto di archivio di quello che è la vita con l’acqua alta a Venezia

Sul Mose, ieri sera, ha parlato anche il prefetto di Venezia, Michele di Bari: “Il meccanismo di sollevamento delle paratie del sistema Mose ha funzionato”, sottolineando anche che “nel caso in cui il Mose non fosse stato sollevato, buona parte della città e specialmente i piani terra delle abitazioni e degli esercizi commerciali sarebbero andati sott’acqua , soprattutto nelle zone di San Marco , Rialto , Dorsoduro, Cannaregio , San Polo, con ingenti danni”.

“Nell’ultima seduta della cabina di regia, che si tiene presso la prefettura , con l’assenso del sindaco Luigi Brugnaro e del Commissario straordinario del Mose Elisabetta Spitz, sono stati determinati i nuovi parametri per il sollevamento del Mose : nel corrente anno a 120 centimetri e dal prossimo anno a 110 centimetri di acqua alta”

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12 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Non è facile quantifcare i danni che le acque alte eccezionali producevano ogni anno a Venezia. Il Corila, il consorzio universitario che studia la laguna, ci aveva provato, facendo una stima, ritenuta da molti attendibile, compreso in un range tra 200 e 460 milioni l’anno. Cosa volete di più ? un lucano ? Shylock the first

  2. Le polemiche sono oramai inutili…il mose c’è e funziona … Si potevano fare le paratoie tipo Rotterdam che costavano 1/4 e sono state costruite in 1/4 del tempo e che costano 1/4 in manutenzione? Si Si potevano fare ma come dice Ghino c’è stato chi ha detto che erano ambientalmente impattanti …
    Si è scelto il mose con i suoi costi e ce lo teniamo fine …
    Per l’eventuale innalzamento dei mari bisogna vedere come si sta muovendo l’asse terrestre con la sua precessione

    • >Si potevano fare le paratoie tipo Rotterdam che costavano 1/4 e sono state costruite in 1/4 del tempo e che costano 1/4 in manutenzione?

      eccone un’altro
      Mettiamo da parte la politica di sx che scielse il mose per “preservare l’ecosistema lagunare” con sc@zzo di Cacciari che il mose non lo voleva xrchè non lo controllava, però:

      >Si potevano fare le paratoie tipo Rotterdam che costavano 1/4?

      No perchè rotterdam è una ciità e la laguna occupa quasi tutta la costa veneta
      Quella del 1/4 dei costi dipende dal momento e dai materiali, quindi, anche a copiare rotterdam chi lo dice che costava 1/4? Lo spritz?

      >sono state costruite in 1/4 del tempo

      Di nuovo, il territorio è più vasto e ci siam fermati un lustro per le indagini sul lavoro degli amici degli amici degli amici e un lustro perchè i governi (sopratutto di sx) non ci metevano il grano
      Quindi sì, qui incide il fatto che siamo in italia, anche qui il conto del tempo non dipende dalla diga ma da chi la fa

      >e che costano 1/4 in manutenzione?
      ma chi vi ha detto che le dighe di rotterdam costano 1/4 di manutenzione? Tirate fuori le cifre che le confrontiamo col fatto che qui il fondo è fatto di sabbia, hai voglia a cambiate cuscinetti immersi.

      Meno fiato alle bocche, più tempo passate a tirare fuori dati, quelli veri, no da centro sociale.

      • Intanto non sono mai entrato in un centro sociale e non ho mai fatto parte di alcun gruppo a loro connesso .
        I costi , i tempi di realizzazione e di manutenzine etc si trovano su internet e su un documentario ben descritto con le altre opere
        Le paratoie si trovano sul canale che porta le navi al porto di Rotterdam, resistono a ondate di marea fino a 6 mt …. Ma ripeto , se non ha letto bene, ormai il mose c’è e funziona e le polemiche sono ormai inutili

        • Dove si trovano? SU INTERNETTE e SU UN DOCUMENTARIO?

          Ma che stai a scherzà?

          Fonti autorevoli, non cavolate, che di schrerzi ne sono già volati.

          >Le paratoie si trovano sul canale che porta le navi al porto di Rotterdam, resistono a ondate di marea fino a 6 mt

          e quindi? che cosa vuol dire? e chi te l’ha detto tuo cugggino? QUello che una volta è morto?

          >le polemiche sono ormai inutili

          ecco ottimo siamo d’accordo, ne resta però una, chi urlava “No mose” ha diritto ad urlare quel che vuole, ma non va più ascoltato.

    • In Olanda la corruzione sarà il 5-10% di quella italiana. L’opera che sulla carta è costata 1/4, sarebbe costata come l’attuale MOSE. Fintanto che TUTTI non si sono aggregati alla mangiatoia l’opera non si poteva fare, poi a tutte pance piene et voilà, fatto.
      Ricordo che degli 8(?) miliardi che è costato alla fine probabilmente la metà non è mai uscita da roma. Nessuno ricorda il principale appaltatore Condotte di roma? Ma va? tutto trasparente, poi i lavori li hanno fatti talmente in subappalto che ci voleva la camera di compressione prima di risalire.
      Tutto ciò per dire che per fortuna alla fine il MOSE si è fatto, per fortuna funziona e speriamo che lo mantengano. Altre soluzioni sarebbero comunque state fonte di corruzione e sprechi esagerati.
      Con il disavanzo del Veneto ci potremmo permettere tre MOSE all’anno, corruzione compresa. Grazie ai mentecatti sanguinari del risorgimento

      • >In Olanda la corruzione sarà il 5-10% di quella italiana.

        sulla base di che fonte? Tradizionalmente l’Olanda è considerato paese di corrotti, un pò meno del Belgio, ma prova a parlarne con un francese. Il comportamento eurpeo belga è evidentemente …par@culo.

        Sulle tue chiecchere poi non c’è molto da dire…è una serie di sentito dire da bar, ma anche fosse…ma chi se ne frega? E? costatop 8 miliardi? Molto meno della manutenzione di Venezia sai.

        Poi “Con il disavanzo del Veneto ” ma che vor dì? Disavanzo de che?

        ” Grazie ai mentecatti sanguinari del risorgimento”

        ah ok ho capito….INFERMIERIIIIIIIII.

        • Ga parlà el romanoide, ferito nell’orgoglio. In Olanda, Belgio, Francia e altri paesi europei ci vado più o meno mensilmente, molto di più in Olanda. Non dico di conoscere la cultura nel profondo ma sicuramente più di chi vive ai parioli a sbafo.
          Di chiacchiere ne sento quotidianamente e inutilmente arrivare da roma. Lascia perdere. Soprattutto se non sai cosa sia il disavanzo annuale del Veneto. Voi romanocentrici neanche prendete in considerazione quanto una regione produce e quanto riceve, semplicemente perchè non vi conviene saperlo, perchè al di là delle ragioni culturali sarebbe da solo un motivo per staccarsi.
          Se consocessi veramente il risorgimento, avessi alcune lettere di Cavour, conoscessi nomi come Della Rosa, gli infermieri li chiameresti per te.
          Se avessi l’umiltà di ascoltare ti racconterei come è stata fatta l’italia, come è entrata in guerra, contro l’Austria, perchè c’è stato il fascismo, perchè siamo ancora soggiogati da roma. Ma nel bar in cui vai tu probabilmente si parla di calcio, kebab e gossip.

  3. In questi ultimi giorni ho sentito un certo numero di c… sul mose:

    Nr 1 – VENNERO GLI OLANDESI MA CI FECERO UN PROGETTO TROPPO ECONOMICO
    Le dighe mobili olandesi vennero rifiutate dai verdi xchè modificavano l’ecosistema lagunare

    Nr 2 – IL MOSE E’ STATO FATTO PER ALIMENTARE LA CORRUZIONE
    I fenomeni corruttivi sono noti, sono stati puniti, al di là di banali idee gombloddiste non sono dirimenti per il progetto, del resto non rinunci a curarti se il medico è cornuto

    Nr 3 – IL MOSE NON FUNZIONERA’ PIU’ ENTRO BREVE
    Il mose ha bisogno di manutenzione, come una diga mobile

    Nr 4 – IL MOSE COSTA TROPPO
    New entry nelle apericene della gente che piace alla gente che piace, basta dire “Dillo a quelli che vivono al piano terra o chi ha una attività”. Una discussione sui costi benefici, in un contesto così complesso, è decisamente fuori dalla portata di quei signori.

    Nr 5 – IL MOSE RIMARRA’ SOLLEVATO SEMPRE CAUSA RISCALDAMENTO GLOBALE
    “il bradisismo”

    Da ultimo, poichè quelli che sollevano quelle eccezioni sono gli stessi che urlavano per strada (lautamente foraggiati) NO MOSE
    A proposito, quanto sono costati loro?
    Ultimamente ho perso l’aplomb, dopo aver spiegato, molto lentamente per venire incontro alle oggettive difficoltà, queste cose
    termino il discorso con la giusta definizione per l’uditore e per chi gli suggerisce “le critiche”.

    • Viva il Mose, la DC e la Prima Repubblica che lo hanno progettato e De Michelis che lo ha difeso e i governi Berlusconi che ha tenuto duro nel farlo.Viva il Veneto e Roma dalla Romagna.

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