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22 ottobre Election Day: referendum separazione Venezia Mestre assieme ad autonomia Veneto

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ponte della liberta venezia mestre nostra

“Election Day” il 22 ottobre 2017 con i referendum sull’autonomia del Veneto e il ripristino dei Comuni di Venezia e Mestre limitando i costi delle consultazioni senza danni erariali.

Il Gruppo Civico Mestre Venezia Due Grandi Città lancia l’appello alla Regione del Veneto che, il 14 febbraio, ha votato la meritevolezza al progetto di legge di iniziativa popolare per la suddivisione del Comune di Venezia nei due Comuni autonomi di Mestre e Venezia.

«Il Consiglio regionale dovrebbe aver già trasmesso la delibera di meritevolezza alla Giunta per l’indizione del referendum, da celebrare auspicabilmente lo stesso giorno di quello sulla specialità del Veneto il 22 ottobre. Due referendum complementari e fondamentali per il federalismo» spiegano i promotori del referendum del Gruppo Civico Mestre Venezia Due Grandi Città.

Sul referendum pende il ricorso al TAR presentato da Luigi Brugnaro nella doppia veste di sindaco del Comune di Venezia e della Città metropolitana di Venezia.

«Non vorremmo che si utilizzasse l’alibi di un ricorso pretestuoso per fare retromarcia. Gli elettori non lo accetterebbero, almeno quelli che hanno votato Lega che, da programma elettorale, aveva il referendum fra i punti chiave. Tra l’altro l’accorpamento dei due referendum, assolutamente complementari, genererebbe un risparmio di 990mila euro su un milione, che sarebbe il costo di farlo separatamente. Non si deve temere alcun danno erariale. Semmai il contrario. Il presidente del Veneto Luca Zaia deve solo indire il referendum su delega del Consiglio regionale in attuazione del giudizio di meritevolezza, senza alcuna valutazione di merito. Presidente che, peraltro, ha delega dal Consiglio per l’implementazione dei progetti di legge di iniziativa popolare proprio come il nostro».

Il referendum è il vero tema politico delle Città di Venezia e Mestre, come dimostrano le ultime vicende all’interno della Lega veneziana e la posizione dell’assessore al Commercio Francesca Da Villa che, non votando contro la delibera di ricorso del Comune al voto di meritevolezza della Regione del Veneto, è venuta meno alle direttive del suo partito.

«L’assessore avrebbe dovuto votare contro la delibera che autorizza il sindaco a ricorrere contro un progetto di legge di iniziativa popolare e che mina alle fondamenta i principi per cui la Lega si batte. La Lega rischia di perdere tutto il proprio consenso elettorale a Venezia, che è capoluogo della Regione e simbolo del Veneto. L’augurio è che venga fatta presto chiarezza e che si abbini il referendum veneziano con quello sulla specialità del Veneto, limitando i costi della consultazione alla sola stampa delle schede».
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