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Il 15enne che ha accoltellato Marta definito “bulletto” di quartiere

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Ha 15 anni, e da più parti viene definito un “bulletto” di quartiere. Sui social si parla di baby-gang, di piccoli disordini “di gruppo” con un episodio che avrebbe visto sputi verso un’auto della polizia, ma mai nessuno avrebbe pensato potesse rendersi responsabile di un gesto simile. Chi conosce l’aggressore lo ha anzi definito un ragazzo educato.
Marta Novello è stata raggiunta da almeno 20 coltellate, la gran parte delle quali alla schiena, segno che forse voleva fuggire da quella furia. Poi altre ferite sono state trovate sul viso della ragazza, segno che c’era volontà di ferire. Molto.
Il giorno dopo il quadro della comunità è quella di un paese sbigottito da un fatto di simile violenza.
“Era conosciuto come un bulletto di quartiere, nonostante questo non ci capacitiamo di quello che è avvenuto”, sono le parole del sindaco di Mogliano Davide Bortolato nei confronti del quindicenne che ha colpito con una ventina di coltellate la 26enne Marta Novello, durante la sua ora di jogging, ferendola così gravemente che è ancora ricoverata in terapia intensiva.

Il gesto, finora, sarebbe legato dagli investigatori, in attesa di ulteriori riscontri, all’ipotesi di una rapina. Il ragazzino, incensurato nonostante da più parti si mormori di piccoli precedenti, è stato arrestato per tentato omicidio e portato nel carcere minorile di Treviso, mentre la donna di 26 anni sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cà Foncello di treviso.
Marta è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico ai polmoni, squarciati da almeno otto colpi. Ma qualcosa ancora non convince del tutto i Carabinieri e chi conosce Marta. I due non si frequentavano, non avevano contatti, nessun amico in comune. Le voci insistenti di paese sussurrano però che Marta, capelli lunghi e un volto bello e solare, potrebbe aver conosciuto il 15enne durante il suo lavoro di mediatrice culturale. Di certo vi è che quando il ragazzino in bicicletta ha visto lungo via Marignana, a Marocco di Mogliano, la sagoma della vittima intenta a correre sul ciglio della strada di campagna, è scattata l’aggressione.
Le urla hanno fatto accorrere due operai che lavoravano in un fabbricato poco distante e si apprestavano a rientrare a casa. Quando hanno capito che non si trattava di una caduta o di un incidente hanno avvertito i Carabinieri e i sanitari del Suem 118.
Il giovane è rimasto come inebetito sul ciglio della strada, mentre i militari recuperavano poco distante il suo coltello sporco di sangue.

Oggi nel punto esatto in cui la giovane è stata ferita un cartello parla di speranza: “Forza Marta siamo con te” è stato scritto su un foglio bianco attaccato ad un albero. Intanto si esamina il contesto familiare dei due giovani che appare tutt’altro che degradato.
Marta è figlia di un noto ingegnere, ex presidente del consiglio di quartiere. L’accoltellatore è perfettamente integrato, figlio di padre straniero ma di mamma italiana con cui vive con l’aiuto dei nonni, va a scuola e gioca a calcio. Il suo legale, Matteo Scussat, lo descrive come un adolescente come tanti altri. Sia ieri dopo l’arresto che oggi, trascorsa la prima notte in cella, i due si sono incontrati. “Oggi abbiamo parlato in modo sereno – dice l’avvocato – ma non chiedetemi nulla di più”.
L’avvocato Scussat ammette solo le perplessità che da più parti vengono espresse sull’ipotesi della rapina, affermando che sull’episodio vi sono “aspetti ancora poco chiari”. Tiene a sottolineare quanto le condizioni di salute di Marta stiano a cuore ai familiari del 15enne. “Sono preoccupati e addolorati – racconta – .La speranza è che possa riprendersi”.
A non trovare una logica a quanto accaduto è soprattutto il sindaco Bortolato. “Un ragazzino di neanche 16 anni che compie un atto del genere – sostiene nella pagina Facebook della città di Mogliano – è assolutamente fuori da ogni schema. L’unica cosa che ho ipotizzato è che per commettere un atto criminale del genere potesse essere sotto l’influenza di sostanze stupefacenti”.

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