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Zig Zag tra le bricole: inseguimento a Venezia di catamarano condotto da ubriaco

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La Polizia di Stato di Venezia, per mezzo di un equipaggio delle Volanti lagunari della Questura di Venezia, in ausilio ad un equipaggio Guardia Costiera, ha effettuato l’inseguimento di un catamarano che non si era fermato all’intimazione dell’alt imposto per evidente navigazione pericolosa. Il conducente dell’imbarcazione è stato multato per 5.000 euro dopo che il suo comandante, completamente ubriaco, ha messo in pericolo la navigazione, sfidando i limiti di velocità e zigzagando tra le bricole delle grandi navi.

L’incidente ha avuto inizio ieri mattina quando agenti della polizia lagunare, in servizio di pattuglia nei canali di Venezia, hanno notato il catamarano procedere a velocità eccessiva e pericolosa, mettendo a rischio la sicurezza delle altre imbarcazioni presenti in quel momento. Gli agenti hanno tentato di fermare l’imbarcazione, ma il conducente non solo ha ignorato l’ordine di fermarsi, ma ha accelerato ulteriormente, cercando di seminare la pattuglia con manovre pericolose.

La fuga spericolata ha avuto termine all’interno di un cantiere navale situato a Giudecca, dove il comandante è stato finalmente raggiunto dalle forze dell’ordine. All’uscita dal catamarano, l’uomo si trovava in uno stato di ubriachezza così avanzato da non essere neanche in grado di camminare né di comunicare in modo coerente, pronunciando frasi prive di senso a causa dell’assunzione eccessiva di alcol.
Nonostante il comportamento pericoloso del comandante e la sua evidente condizione di ubriachezza, è risultato impossibile determinare il suo tasso alcolemico, poiché egli ha rifiutato di sottoporsi al test del palloncino e alle analisi del sangue. Ciò ha portato gli agenti a infliggere al trasgressore la multa più alta prevista dal codice della navigazione.

L’incidente con il catamarano avviene proprio nei giorni seguenti alle proteste delle remiere contro il moto ondoso, verificatesi domenica durante la sfilata nel Canal Grande durante la Regata Storica. Il problema è sempre molto sentito in città. Recentemente la polizia locale ha intensificato la sorveglianza con cinque pattuglie dedicate dislocate in due turni giornalieri, utilizzando il telelaser per monitorare le velocità delle imbarcazioni e garantire la sicurezza sulle acque di Venezia.

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