Il professor Stefano Zecchi, candidato sindaco per il Partito dei veneti, ha incontrato alcuni lavoratori dell’autorimessa comunale.
“Ciò che è emerso da questo incontro – spiega il candidato sindaco – mi ha lasciato senza parole. Gli operatori mi hanno messo al corrente, con denunce alla mano presentate ai carabinieri e allo Spisal, di situazioni che allarmano da anni sull’assenza di un’adeguata pulizia nell’autorimessa. Caldo e fumi di scarico delle auto che rendono l’aria insalubre e talvolta irrespirabile, sporco diffuso per un’assenza di pulizia e sanificazioni adeguate nelle sale”.
“Una condizione di lavoro pessima e ancor più inaccettabile in epoca di emergenza sanitaria, come questa. Nel garage comunale passano decine, centinaia di macchine e turisti al giorno, è il biglietto da visita della città perché è anche il primo luogo che i visitatori vedono. Non è possibile né accettabile che un parcheggio come questo, dove le tariffe sono tutt’altro che economiche, non garantisca degli adeguati standard di pulizia per gli ospiti e per le condizioni di lavoro dei dipendenti”.
“Un luogo molto caldo d’estate – prosegue Zecchi – con un alto tasso di umidità, che a causa dei gas di scarico delle auto diventa insalubre se non accompagnato da una corretta pulizia e sanificazione. Gli operatori mi hanno anche spiegato che in questi ultimi anni alcuni dipendenti si sono ammalati di mali incurabili e alcuni sono venuti a mancare, l’ultimo decesso proprio questa mattina di un lavoratore di circa 60 anni ammalatosi di un brutto male. Le cause delle morti potrebbero non essere correlate alle condizioni dell’autorimessa, ma è chiaro anche dalle fotografie scattate in questi ultimi giorni che il luogo non è affatto pulito. I dipendenti hanno voluto mettermi al corrente di queste condizioni di lavoro che non solo hanno denunciato agli organi competenti, ma di cui hanno messo al corrente i vertici di Avm e il sindaco Brugnaro con più lettere, l’ultima di maggio di quest’anno, a cui non sono mai state date risposte. Anche questo inaccettabile. Molti di loro hanno paura di parlare perchè temono i perdere il posto di lavoro e, mi dicono, assumono farmaci e talvolta psicofarmaci per far fronte alla situazione”.
“Chiedo quindi con urgenza una verifica aggiornata dello Spisal e dell’Ulss sulle condizioni di lavoro denunciate dai dipendenti – conclude Zecchi – e una pulizia di fondo con sanificazione del garage comunale di Venezia per la tutela della salute di tutti i suoi dipendenti”.