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Zaia: “Veneto giallo ma è decisione nazionale”

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Zaia: “Veneto giallo per decisione nazionale”. Sembra un po’ defilarsi il governatore da un atteggiamento finora sempre difeso in virtù dei vantaggi per gli spostamenti tra comuni e delle attività economiche, ma il suo discorso è di più ampio respiro.
“Mi sembra chiaro che non abbiamo più paura di morire” annuncia il presidente dalle colonne del Corriere della Sera.
“Io non sono per uno stato di polizia, ma deve essere chiaro a tutti che certi comportamenti hanno delle conseguenze”.
“Nonostante la zona gialla,

io ho adottato un’ordinanza che chiudeva le grandi e medie strutture di vendita al sabato, tutti i negozi alla domenica e imponeva un cliente ogni 20 metri quadrati. Ma il punto è che il Veneto, come le altre regioni, ha accettato la classificazione nazionale. Fatta non dal circolo della scopa, ma dall’Istituto superiore di sanità retto dal professor Brusaferro, che gode della mia stima”.
Così il governatore del Veneto Luca Zaia sul ‘Corriere’ oggi in edicola.
“Il nostro picco di ricoveri in lockdown è stato il 4 aprile con 2.028 ricoverati – osserva – oggi siamo a 3.244 ricoverati”.
“In intensiva, la punta massima era stata di 356 persone, oggi siamo a 369”.
Cosa sta succedendo?
“Lo vedete

in tutti i telegiornali: questo weekend le città italiane sono state prese d’assalto”.
“Per rimanere in Veneto, il sindaco di Treviso, Marco Conte, ha dovuto chiudere il Corso a metà pomeriggio perché è venuto fuori che, su una città di 80mila persone, a spasso per il centro in quel momento c’erano oltre 50mila persone”.
“Oggi per alcuni il Covid è un problema dell’ospedale, è la parte triste della vicenda – rileva – e poi diciamolo: c’è una cultura strisciante e ripugnante secondo cui questa è la malattia degli anziani”.
“Ma gli over 70 hanno il diritto

di vivere come tutti”.
Ma un’ulteriore restrizione non sarebbe opportuna?
“Oggi incontrerò i sindaci di tutti i capoluoghi di provincia per valutare la situazione. A me sembra davvero strano il dover fare un’ordinanza per qualcosa che è già previsto dalla legge. E dunque, dovrei fare un’ordinanza per dire di rispettare la legge?”.

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  1. Al governatore Zaia chiedo di tornare a lavorare ancora con Andrea Crisanti ed incaricarlo come consulente esterno per contrastare la pandemia, ed allo stesso tempo di fare quattro chiacchere, vis a vis, con la sua collaboratrice dr.ssa Russo, di lasciar perdee le vecchie ruggini con Crisanti e di collaborare con quest’ultimo, pena le dimissioni.
    Qui è in gioco la vita di migliaia di anziani veneti che hanno combattuto negli anni quaranta per la libertà, quella libertà che oggi noi tutti godiamo.
    Sono in arrivo temporali sul suo operato, governatore Zaia, non distrugga tutto l’ottimo lavoro fatto fino a Settembre!
    Colga l’occasione oggi, che la Germania ha introdotto un nuovo lockdown duro, segua Angela Merckel, nessuno le dirà qualcosa contro.
    Un suo ultradecennale sostenitore

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