“Sostengo fino in fondo l’attività dei sindaci che stanno facendo ordinanze per evitare assembramenti nelle piazze. Si tratta di un tema importante, perché il nostro modello dice che fino alla prima settimana di gennaio saremo in crescita con i contagi e pian piano ci avviciniamo all’area arancione”.
Lo ha riferito oggi il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso di un punto stampa a Palazzo Balbi a Venezia.
Utile ricordare che Zaia aveva previsto anche la zona gialla attuale del Veneto entro Natale in tempi non sospetti, dunque il presidente non parla per parlare.
Il governatore ha spiegato che ora, con la zona gialla, i comportamenti da adottare sono pressoché gli stessi a cui si era abituati nel corso dei mesi passati, “ma se non avessimo le vaccinazioni, – ha aggiunto – saremmo già chiusi in casa. Abbiamo un terzo delle ospedalizzazioni dello scorso anno, con lo stesso numero di contagi”.
Sul fronte delle festività, Zaia raccomanda l’uso del tampone ‘fai da te’ in occasione di pranzi e veglioni: “È un piccolo sacrificio, ma tra un test in auto-somministrazione e un ricovero in terapia intensiva, 5 o 6 euro sono un bell’investimento. Non è un modo infallibile di fare screening, – ha concluso – ma gran parte dei contagiati li raggiungiamo con i tamponi antigienici”.
D’altra parte, i numeri hanno la stessa narrazione della strada indicata dal governatore.
I casi positivi in Veneto nelle ultime 24 ore sono stati 4.716. I casi scoperti su i tamponi molecolari (24.183) e gli antigenici (121.571).
Si contano oggi anche 26 vittime, che portano il dato dei decessi a 12.201.
Si impenna il numero dei soggetti attualmente positivi, ora 62.774 (+ 1.370) e peggiora la situazione ospedaliera, con 1.167 (+18) malati ricoverati nei reparti medici e 174 (+58) in terapia intensiva.