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Vongole pescate rastrellando il fondale: chioggiotti fermati dai carabinieri

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Vongole pescate rastrellando il fondale: chioggiotti fermati dai carabinieri

Pesca di frodo, lunedì sono stati fermati quattro chioggiotti a Mira che avevano già pescato abusivamente 70 chili di novellame di vongola, della specie “tapes philippinarum”.

E’ successo nel primo pomeriggio di lunedì: i quattro sono stati “pizzicati” dai Carabinieri del Nucleo Natanti mentre erano intenti a cercare i molluschi sotto la pioggia e il vento, a bordo di due barchini con tutta l’attrezzatura da sub necessaria: bombole e strumenti per rastrellare il fondale.

“Fishing in the rain”, che tanto ricorda il titolo della canzone interpretata da Gene Kelly è il nome che i Carabinieri del Nucleo Natanti di Venezia hanno dato a tutta una serie di controlli, ad ampio spettro, finalizzati al contrasto della pesca illegale dei molluschi che, tra barene e canali, è purtroppo diffusa in tutta la laguna a Nord ed a Sud della città di Venezia.

E anche ieri, grazie alla pioggia, i quattro pescatori non si sono accorti dell’arrivo del “drifting” dell’Arma che li ha sorpresi in flagranza nel canale dell’Avesa, a Mira. I carabinieri invece, nonostante le cattive condizioni climatiche, avevano notato movimenti sospetti nell’area e ci hanno messo poco a raggiungere la barca dei chioggiotti. I quattro, tutti noti ai militari per precedenti di polizia e per esser stati già fermati durante l’attività di pesca illegale, sono stati accompagnati alla caserma di San Zaccaria, dove sono stati controllati e multati.

Oltre alle quattro sanzioni amministrative, anche il sequestro dell’imbarcazione a motore e di tutta l’attrezzatura subacquea e di pesca. Il pescato, circa 70 kg di novellame di vongola della specie “tapes philippinarum”, è stato restituito alla laguna, perché ancora vivo: le reti sono state svuotate in zona “nursery”, nel tratto di canale in cui erano state tirate su.

E non c’è pioggia o freddo che tenga, il mercato del prodotto ittico presenta sempre una domanda costante di molluschi, e per questo anche le attività illecite di pesca, favorite da condizioni ambientali come le basse maree, il maltempo o la scarsa visibilità, continuano ad essere numerose e operative.

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