Ex soldato Usa a Vicenza uccide moglie e si suicida. Depresso da tempo, prima di morire scrive ‘I’m sorry’ col sangue.
L’atroce vicenda è avvenuta a Vicenza: un ex soldato americano della base Ederle ha ucciso la moglie nella loro villetta di Pozzoleone e poi si è tolto la vita. La scoperta è stata fatta il giorno di Pasquetta grazie all’allarme dato dal sacerdote della base Setaf, preoccupato per la mancata risposta dell’uomo alle sue chiamate.
Il prete sapeva che l’ex militare, 44 anni, originario di Boston, attualmente a contratto per una ditta esterna, soffriva da tempo di depressione e aveva più volte detto di volersi
togliere la vita. Aveva cercato di stargli vicino, di confortarlo, di allontanare dalla sua mente i pensieri autodistruttivi, ma non ci è riuscito.
Quando i Carabinieri della Setaf e poi i colleghi del nucleo investigativo di Vicenza e Thiene sono entrati nella villetta a schiera in cui la coppia abitava, attorniata dalle abitazioni di altre famiglie di soldati americani, si sono trovati davanti ad una scena che lasciava poco spazio a dubbi.
La donna, 40 anni, di origini orientali, era distesa a letto senza apparenti segni di violenza. Il marito è stato trovato sgozzato, in un lago di sangue sul pavimento del bagno.
Gli investigatori per ora si limitano a confermare che nella vicenda non sono coinvolte terze persone, facendo capire che l’unica ipotesi accreditata è che l’uomo abbia ucciso la moglie soffocandola nel sonno e poi si sia tolto la vita tagliandosi di netto la gola.
Dubbi in effetti, su come sono andate le cose, sono pressoché nulli: a parlare sono proprio le ultime parole che l’ex soldato è riuscito a tracciare con il suo sangue sul pavimento prima di morire: “I’m sorry”, quasi a chiedere perdono per quanto fatto.
Sul posto si è recato il pm Claudia Brunino.