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Verona che compie l’impresa contro la Juventus, vogliamo parlarne?

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Verona formato Europa, la Juve finisce ko.

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Il Verona compie l’impresa contro la Juventus: non basta Cristiano Ronaldo – autore comunque del provvisorio vantaggio bianconero con un coast-to-coast di livello europeo – la passione, la veemenza, il coraggio degli uomini di Juric fanno la differenza.

E’ uno straordinario Verona quello di Juric. Non basta nemmeno l’ennesima meravigliosa perla di un Ronaldo che a fine partita dondola la testa sconsolato.

CR7 è alla 10ma rete di fila in campionato. La Juve e’ sulle spalle del suo campione, ma è solo lui nella trasferta veneta che risponde presente a Sarri.

Cristiano colpisce un palo, sfiora il gol gia’ nella prima frazione. Poi nella ripresa confeziona un’altra delle sue meraviglie. Parte dal proprio centrocampo, scambia in velocita’ con Betancur e inchioda con un diagonale millimetrico Silvestri.

La Juve a questo punto ha la partita in mano, mancano 20′ alla fine, ma commette l’errore di pensare che sia già finita. Così lascia ancora spazio agli indomiti del Verona che con Borini sfrutta le amnesie dei bianconeri.

Poi il Var, protagonista nella prima frazione nell’annullare una rete a Kumbulla che tutti hanno visto regolare, richiama l’attenzione di Massa.

Scomposto e falloso l’intervento di Bonucci che di mano devia l’ennesimo tentativo di Kumbulla. Rigore che Pazzini trasforma.

Nella prima frazione il Verona parte a mille. Gli scaligeri sono determinati a confermarsi su alti livelli e aggrediscono una Juventus che scende al Bentegodi con la voglia di vincere e mettere pressione ulteriore a Inter e Lazio in campo dopo i bianconeri.

3-4-2-1 per Juric che schiera Borini punta unica con Pessina e Zaccagni a supporto. Faraoni e Lazovic esterni con Amrabat e Veloso in mezzo al campo. In difesa Rrahmani, Kumbulla e Gunter.

Sarri risponde col 4-3-3 con Douglas Costa, Higuain e Ronaldo in attacco. A centrocampo Bentancur, Pjanic e Rabiot. Cuadrado e Alex Sandro esterni con Bonucci e de Ligt al centro della difesa.

Il Verona crea un paio di ghiotte opportunita’, attaccando sugli esterni e pressando alto. Faraoni sfiora il gol chiamando alla risposta Szczesny.

Verona che poi passa sulla punizione di Veloso, l’incertezza di Bonucci e quella di Szczesny e la deviazione di testa di Kumbulla. Ma il Var con Fabbri segnala un fuorigioco che ha visto solo il computer per quanto davvero millimetrico.

La Juve si accende a tratti, ma quando lo fa son dolori. Douglas Costa di sinistro centra la traversa dal limite, Ronaldo il palo alla sinistra di Silvestri dopo una bella azione personale.

Nella ripresa gli allenatori non mettono mano alle squadre, l’equilibrio regna sovrano sino alla magia di Ronaldo. Ma la Juve compie l’errore di pensare che il Verona sia addomesticato, non alza la concentrazione e i gialloblu hanno vita e forza da vendere.

Prima Borini, poi il rigore di Pazzini grazie al Var mandano in paradiso il Bentegodi di fede Hellas. La Juve guarda con paura alle sfide di Inter e Lazio, il Verona sogna incredibilmente l’Europa.

Ivan Juric incassa i complimenti in sala stampa. “Si, e’ vero. Abbiamo fatto una prima mezzora bellissima come intensita’ ma siamo mancati nell’ultimo passaggio. Giocavamo veramente bene, dovevamo fare gol. Anche perche’ la Juve ha qualita’ tecniche straordinarie. Poi i ragazzi sono stati bravi a non mollare una volta andati sotto e credo abbiano meritato la vittoria. Ero preoccupato alla vigilia di questa partita perche’ contro la Lazio avevamo speso tantissimo. E invece la squadra ha risposto alla grande. Salvezza? Noi dobbiamo fare al più presto 40 punti poi faremo le nostre valutazioni”.

Maurizio Sarri commenta cosi la sconfitta di Verona. “In questo momento abbiamo una evidente differenza di rendimento e di risultati tra casa e trasferta. È stata una partita difficile, sapevamo che sarebbe stata dura, dopo due pali siamo andati in vantaggio. Loro ci hanno aggredito in maniera selvaggia, ma lo sapevamo”.

Sarri sottolinea l’errore della sua squadra sulla rete di Borini. “Non si possono lasciare punti per strada, ma soprattutto è difficile commentare anche come è stato preso il primo gol, non possiamo permetterci errori di superficialità. E’ incredibile che nel calcio di questo livello nessuno abbia colto il pericolo dell’azione che si stava sviluppando. I meriti del Verona sono enormi, ci hanno aggredito con grande convinzione, noi lo sapevamo che sarebbe stata una gara complicata. Siamo passati in vantaggio ma a causa della nostra superficialità l’abbiamo buttata via. La testa è uno degli aspetti più importanti della gara, si comanda la partita e la prestazione fisica, è tutto collegato, dobbiamo capire che vincere non è scontato e quindi dobbiamo farci entrare nella testa che, per vincere bisogna lottare di più e sacrificarci di più. All’inizio c’e’ stato un grande Verona, ma la loro vittoria e’ soprattutto figlia dei nostri demeriti”.

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