Venezia, trovato il “fantasma delle calli”: denunciato un trentenne che si aggirava di notte in Calle Contarini, senza documenti ma con la lama di un coltello in tasca e con la droga nei calzini.
Giorni fa nel centro storico lagunare erano comparsi alcuni volantini che avvisavano i passanti sulla pericolosità di un uomo. Un soggetto che si aggirava di notte e al quale venivano attribuiti episodi di minacce e violenza.
A fronte di questi avvisi, il Commissariato di San Marco e le Volanti lagunari hanno intensificato le attività info-investigative e di controllo del territorio.
L’obiettivo era verificare la veridicità di quanto riportato nei manifesti, e dunque cercare il soggetto pericoloso.
I controlli sono stati ulteriormente intensificati dopo il sorgere, attorno alla vicenda, di un’aura di mistero alla luce di notizie verosimili ma frammentarie e non del tutto riscontrate, che facevano riferimento ad un misterioso personaggio che si sarebbe aggirato nottetempo tra le calli veneziane aggredendo i passanti con l’uso di un coltello.
Dopo continue e costanti attività di controllo sul territorio, osservazione e appostamenti, nella notte di mercoledì, alle ore 02.20, gli agenti della Volante lagunare, durante un pattugliamento nella zona di calle Contarini, nel sestiere Dorsoduro, hanno notato un uomo che corrispondeva alle descrizioni del misterioso personaggio.
Quest’ultimo, alla vista dei poliziotti, ha chinato il capo e accelerato il passo, tentando di dileguarsi con fare circospetto.
Viste le circostanze, gli agenti l’hanno per procedere ai necessari controlli.
L’uomo, sul momento privo di documenti, è stato trovato in possesso di una lama di coltello priva di manico, della lunghezza 10 cm, e di quattro involucri contenenti polvere bianca, risultata poi essere 2,4 grammi eroina, che nascondeva all’interno del calzino.
Successivamente identificato, le sue iniziali sono T.F., kosovaro di 30 anni.
L’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria in stato di libertà per i reati di porto di oggetti atti ad offendere e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo è risultato essere proprio il soggetto indicato nei volantini, e sono in corso tutti gli approfondimenti del caso al fine di verificare se allo stesso possano essere attribuiti ulteriori episodi di aggressione o minaccia.
(foto di archivio)