Venezia: manco è cominciata la regolamentazione del turismo che già ci criticano dal mondo.
Le Monde parte subito con il suo titolo minaccioso: ‘turisti sotto sorveglianza’.
E mentre ora partiranno le smentite che confermeranno come Venezia sia città più che ospitale con i turisti, subiamo questa ennesima bordata da chi è famoso nel mondo per trattare con la tradizionale puzza sotto il naso tutti gli altri.
“Venezia, turisti sotto sorveglianza” dice il titolo di un lungo reportage che il quotidiano francese Le Monde consacra alla questione del turismo nel capoluogo del Veneto.
“Incarnazione dell’eccesso di turismo contro il quale non ha mai combattuto – scrive Le Monde – la Serenissima dice di voler obbligare i visitatori a prenotare e a pagare il loro ingresso nel centro storico. Al rischio di rafforzare il suo carattere museale senza necessariamente risolvere i problemi di fondo”.
I francesi inizino a lavarsi, visto che pernottano in hotel veneziani (lo dico per conoscenza diretta dei fatti) senza aprire mai i rubinetti di doccia e lavandino. Con gli asciugamani lasciati intonsi.
Venezia è soprattutto dei veneziani. Essere nati, aver vissuto, studiato, lavorato qui, deve rappresentare un viatico a maggiori diritti, rispetto a chi, da ospite, viene a visitarla.
Francesi sporchi, 3/4 notti in hotel senza mai lavarsi (esperienza diretta). E parlano…
I francesi, boni quei. Se devono essere loro i turisti su cui Venezia può contare, siamo a posto. Per esperienza diretta, gentaglia che pernotta 3/4 notti in hotel di buon livello, senza mai lavarsi. Asciugamani intonsi, doccia e lavandino perfettamente asciutti, mai usati.