Venezia dice stop alle maschere che lungo calli e campielli, e soprattutto vicino a San Marco, si fanno fotografare con i turisti per poi chiedere denaro.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha firmato, oggi, un’ordinanza sul decoro che boccia le ‘mascherine’ ma anche il consumo di bevande alcoliche fuori dai plateatici la sera dalle 18 alle 8 e i permessi a banchetti promozionali per presunte raccolte fondi.
“Un ulteriore segno di attenzione verso la Città di Venezia per frenare atteggiamenti degradanti che possono causare gravi ripercussioni alla vita dei residenti e degli ospiti – commenta il sindaco Brugnaro -. Grazie all’impegno di questa Amministrazione e della polizia locale, con la collaborazione di tutte le forze dell’ordine, stiamo riuscendo a fare di Venezia un luogo decoroso e sicuro. È una città dove ci si può divertire, ma nel rispetto degli altri e delle regole”.
Sulla indiscutibile efficacia dei provvedimenti per le “mascherine da selfie a pagamento” e per le dubbie associazioni ambulanti (“Fai una firma contro la droga? Fai un’offerta per i volontari?”), lo stesso non si può però dire per la riduzione di rumori e schiamazzi nelle strade attigue ai bar che sono sempre più numerosi in città.
Vietare infatti il consumo di bevande alcoliche fuori dai plateatici la sera dalle 18 alle 8 avrà un’efficacia limitata, in quanto crescono proprio i bar con i plateatici ed essi sono sempre più vasti.
Infrazioni che comunque potrebbero costare salate ai trasgressori: previste sanzioni da 25 a 500 euro, con pagamento in misura ridotta fissato a 50 euro, salvo spese di notifica e altri oneri di legge. L’ordinanza sindacale è avvenuta in applicazione della legge n. 48 del 18 aprile 2017 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza nelle città”, meglio nota come “decreto Minniti”.
L’ordinanza deve essere poi rispettata con controlli che di fatto non avvengono. Vedi piazza san marco invasa dagli abusivi e i vigili…li guardano