Venezia, il Comune attraverso il sindaco Brugnaro dimostra tutta l’attenzione avuta per la città inviando la lista delle cose fatte all’ Unesco.
Diversificati i contenuti: attenzione all’ambiente, alla sicurezza, alla residenzialità ma anche i primi tentativi per regolare i flussi turistici.
La nuova lista di oggi di ‘cose fatte’ è stata inviata all’Unesco per non entrare nella paventata blacklist.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha ripercorso i punti segnati: gli autobus in servizio al Lido, che dal 2020 funzioneranno solo a propulsione elettrica, mentre i vaporetti andranno tutti a bio-disel.
Per la sicurezza – ricorda il sindaco – è stato aumentato il numero degli agenti della polizia locale, con una nuova sala controllo. E’ stato poi introdotto il nuovo regolamento di polizia urbana con i Daspo urbani e una maggiore attenzione al decoro. Tra i risultati ottenuti il sindaco ricorda anche di aver mantenuto l’ospedale Civile in classe ‘uno’.
Per la residenzialità, ha aggiunto Brugnaro, sono state recuperate e restaurate tutte le case di proprietà del Comune che stanno andando a bando, favorendo giovani coppie con bambini.
Ridisegnata, inoltre, la mappa dei posti barca e del parcheggio comunale con spazi sicuri per le biciclette.
Sul fronte del turismo, sono stati sperimentati i ‘tornelli’, redistribuiti gli accessi in città, e implementato un sistema di informazioni per evitare ‘assalti’ nei giorni già caldi dell’anno.
Infine tra le recenti innovazioni del Comune: l’introduzione del ‘contributo di accesso’ per Venezia – non ancora entrato in funzione – per evitare il turismo mordi e fuggi, il controllo degli affitti turistici, e il blocco triennale delle licenze takeaway.