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Venezia, situazione tesa per il corteo dei gruppi anarchici. Da ieri controlli sulle auto in arrivo

Per arrivare a Venezia da ieri bisogna superare i controlli all'inizio del Ponte della Libertà, un pre-filtraggio a vista veicolo per veicolo. Il tempo d'attesa per raggiungere Piazzale Roma ieri sera era di circa mezzora. Oggi la manifestazione dei gruppi anarchici che saranno 'incanalati' mentre i turisti saranno deviati verso Strada Nova.

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I controlli a Venezia sono iniziati ieri (sabato) sera. Si tratta del piano di controllo e prevenzione delle forze dell’ordine in vista del corteo dei gruppi anarchici previsto per oggi in città. Un ingente dispiegamento di polizia e carabinieri, con molti automezzi, è presente nei punti strategici di accesso alla città lagunare. All’inizio del Ponte della Libertà, unico collegamento viario tra Mestre e Venezia, è in corso un pre-filtraggio a vista. Le forze dell’ordine fermano e controllano veicolo per veicolo. Il tempo d’attesa per chi si sta recando nella città storica in auto è di circa mezzora. Pattuglie sono all’opera anche nelle stazioni ferroviarie. Le forze dell’ordine hanno inoltre intensificato i controlli nelle principali vie d’accesso alla città d’acqua.

Fa tutto parte del dispositivo in vista della manifestazione anarchica annunciata per oggi alle 15 in campo Santa Margherita, a Venezia: da ieri, dunque, il ponte della Libertà e la stazione di Santa Lucia sono stati passati al setaccio con un prefiltraggio e un controllo di tutti i mezzi che arrivavano in città, causando code in entrata fino a sera.

A Venezia la Prefettura ha disposto il presidio di circa 700 agenti, mentre il Comune ha adottato diverse misure di sicurezza. Campo Santa Margherita è stato blindato, con divieto di vendite di alcolici nella zona, rimozione dei cestini e chiusura dei negozi dell’area interessata. I sopralluoghi nell’area sono stati intensificati per controllare che non siano stati nascosti oggetti che poi oggi possano essere utilizzati dai manifestanti in scontri con le forze dell’ordine.

L’opzione scelta dal tavolo tecnico coordinato dalla questura è stata di far arrivare i manifestanti in campo e lì chiudere ogni via di uscita verso altre calli. Manifestazione sì, quindi, ma bisogna impedire che le proteste si diffondano per la città. Inoltre, si teme che qualcuno sia già arrivato alla spicciolata a Venezia, magari confondendosi con i turisti, e si stia preparando in queste ore.

Secondo il tam tam sui social, sarebbero più di duecento gli anarchici in arrivo. Dal Veneto, ma non solo, perché il timore è che si infiltrino facinorosi anche da Trento e Rovereto, noti come tra i più violenti, così come anche dall’estero.

La manifestazione è stata organizzata come solidarietà nei confronti di Juan Antonio Sorroche Fernandez, anarchico spagnolo condannato l’anno scorso a 28 anni dal tribunale di Treviso per l’attentato dinamitardo dell’agosto 2018 contro il K3, la sede della Lega di Villorba, nel Trevigiano. La scelta di Venezia per la manifestazione anarchica è legata al fatto che martedì, in aula bunker a Mestre, si aprirà il processo d’appello per Sorroche Fernandez.

La tensione potrebbe aumentare strada facendo anche a causa delle condizioni di salute di Alfredo Cospito, anarchico condannato a 20 anni di reclusione per l’attentato all’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, gambizzato il 7 maggio 2012. Cospito ha iniziato uno sciopero della fame dallo scorso ottobre contro il regime carcerario del 41 bis che gli è stato imposto perché considerato ancora pericoloso. Ieri la richiesta della procura, che ha chiesto di nuovo il carcere per Cospito, potrebbe alzare ancora di più il livore antagonista.

Per gestire al meglio la situazione e il flusso del turismo, possibile che vengano deviati verso Strada Nova i giornalieri in visita in città. La situazione a Venezia è tesa.

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