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Ancora tuffi a Venezia: in 4 fanno una nuotata davanti alla stazione

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Ancora tuffi a Venezia: in 4 fanno una nuotata davanti alla stazione con tutto quello che ciò significa in termini di incolumità e pericolo data l’alta intensità di traffico acqueo in canale. E’ accaduto ieri pomeriggio davanti al piazzale della stazione di Santa Lucia. In mezzo ad un infinità di vaporetti, barche da trasporto, taxi, barche private, che transitavano in una direzione e nell’altra, quattro baldi giovani si sono tuffati per l’ennesima “bravata”.

Immediate le chiamate alla centrale operativa che in un paio di minuti ha fatto convergere sul posto gli agenti della Polizia locale, talmente velocemente che i quattro bagnanti erano ancora in acqua.
Identificati e sanzionati, si trattava di tre uomini e una donna, tre residenti in provincia di Padova e uno in provincia di Rovigo. Ad ognuno di loro la “gita al mare” a Venezia costerà 350 euro.

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25 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Oggi un’altro campagnolo, dal ponte di Rialto ,questa volta di favaro, speriamo qualcuno dica qualcosa di diverso dai soliti latrati alla luna, fuori i campagnoli da Venezia Shylock the first

  2. Ciao Patrizia!
    Concordo pienamente con te! Shylock… Mamma mia…Shylock viene condannato ad abbandonare Venezia perché in caso contrario verrà ucciso. E’ costretto ad abbandonare quella città in cui lui, in quanto ebreo, non si è mai potuto sentire a casa perché oltre che straniero viene anche considerato traditore. Io giro molto Venezia, anche nelle isole abbandonate, e si trova di tutto! Dai frigoriferi alle lavatrici alle montagne di rifiuti… Ma forse sono i turisti che dopo aver mangiato il panino seduti sui gradini, portano il frigorifero… Venezia come tutta l’Italia è una perla nelle mani sbagliate. La politica probabilmente rappresenta l italiano medio…

  3. In giro a Venezia si vede gente sciatta
    Concordo con Shilock …entri a Venezia ??? In giornata hai prenotato??? No non hai prenotato. Paghi minimo 50 € e muto e se ti becco in acqua non altri atteggiamenti non consoni e gravi per il decoro e comportamenti vai in penale .
    E si può fare benissimo

  4. Ma no xe che, vardando ben, ghe xe qualche garbuglio de legge che xe scampa’ ai più, che dise che se pol ciaparli a peale in c…..e a tangaroni? La generasion che se cresua quando che ghe gera sta’ regola de mamme e papà saggi e dritti, se creseva più inteligenti e dopo se andava a scuola a imparar la cUltura, questi adeso col Tar non impara gnanca quela.

    • Io sono veneziana con una nonna nata a Crocetta del Montello prima della fine del 1800, campagnola e contadina a cui non è mai mancato nulla, la sua famiglia aveva campi coltivati, animali, ecc. Quando a Venezia in tempo di guerra mancavano i viveri, i rifornimenti arrivavano da lì, mentre i veneziani andavano a fare la spesa con la tessera. Aveva poca istruzione ma tanta signorilità, tanta intelligenza, educazione e saggezza da insegnare ai veneziani gran signori (di non so che cosa). Per cui quando sento o leggo che nel 2023 un anonimo che invece di firmarsi usa uno pseudonimo per dare dei “campagnoli” a chicchessia mi vergogno di essere veneziana. Non vedo virtù locali che possano insegnare o essere d’esempio ai “campagnoli’ che hanno ora, nei più, una mentalità più aperta, una bella casa con orto e giardino, degli indigeni locali, i quali non mancano di lordare la città quando portano i loro cani a passeggio, abbandonare la spazzatura in ogni dove, sbraitare offese e bestemmie come intercalare in ogni loro discorso. Il deridere con disprezzo è parte della natura del veneziano gran signore, tagiatabari e chiacchierone, che si sente il solito Marchese del Grillo verso chi viene da fuori. È risaputo che la sottoscritta non ha simpatia per l’attuale sindaco definito il “campagnolo” ma faccio notare ai patrizi veneti rimasti che el “campagnolo” ha pieni poteri su di voi e chissà quante risate, a ragione, si è fatto. Certe sterili critiche e derisioni fanno aumentare il narcisismo. Di superiorità del veneziano tanto da potersene vantare non ne vedo, vedo solo una città distrutta, morta e abbandonata dove tutti sono complici. Masa sbatola e niente concretesa. I veneziani stanno bene isolati, peccato che con la nuova stazione di Mestre (nel cui progetto c’è pure il campagnolo) non basterà il Mose per salvarla, affonderà sotto il peso delle masse di pazza umanità che si riverseranno in questo unico capolavoro di bellezza, sarà la volta che la sbatola offensiva del veneziano puro troverà riposo dentro ai denti.

        • Perché non sa cosa rispondere o perché vuole conservare un anonimato che non fa’ onore. Se invece di essere campagnoli veneti, fossero stati campagnoli inglesi, o campagnoli tedeschi o austriaci sarebbe cambiato qualcosa? Si tolga l’anonimato, Signor Dante Alighieri, si firmi così può salire in cattedra e insegnare l’italiano, magari ci illustrerà quale laurea ha guadagnato, ci sono tanti corsi di laurea nuovi, pure quello in stronzologia. Dal suo scritto non si evince tanta cOltura. Finisco la critica. Da un veneziano che si firma con tale pseudonimo SHYLOCK, consiglierei ai turisti di stare alla larga dalla città, fosse mai che non si imbattano in altri Shylock e tornino a casa con le tasche vuote. Tipo quelli che invece di vendere vetro di Murano, vendono vetro di Colle val d’Elsa o Napoli o altro e moltiplicano il prezzo x 15 volte del loro costo e poi rilasciano la pergamena di qualità, pagando il butto del taxi e la provvigione all’intromettitore o al portiere d’albergo. Meglio un campagnolo onesto anche se maleducato che un veneziano che truffa il turista. A Venezia con il settore del vetro taroccato si è truffato il mondo intero, incassando migliardi, tanto da distruggere il mondo dell’ arte. Shylock the first, come ha ben capito non so farina da far ostie, disarmo co la verità. Se vuole posso scrivere un memoriale e magari pubblicarlo, chissà che sera botega anca i ultimi truffatori. Hanno fatto pure un film ” La truffa è l’anima del commercio” ocio che la sceneggiatura non sia stata ispirata da una visita a Venezia. Attenzione ai Dottor Iucamara, quei che più che studia e manco impara.

        • Errata corrige. Scusi Professor Shylock the first, il titolo del film è: il furto è l’anima del commercio ma il fine non cambia. A chi entra a Venezia dopo il pagamento del ticket, vieterei qualsiasi pagamento in contanti. Il commercio a Venezia ha munto troppo dal turismo.

      • Ciao Patrizia una bella chiara esposizione dei fatti! Per quanto riguarda Shylock: Shylock viene condannato ad abbandonare Venezia perché in caso contrario verrà ucciso. E’ costretto ad abbandonare quella città in cui lui, in quanto ebreo, non si è mai potuto sentire a casa perché oltre che straniero viene anche considerato traditore. Nei suoi commenti nulla di intelligente! Anche se é una persona con una certa cultura…(nozioni) che non usa con il buon senso! Quindi non servono a nulla! Per quanto mi riguarda girando tutta Venezia, vedo in varie isole abbandonate , frigoriferi lavatrici e spazzatura varia, e non sono i turisti maleducati (da condannare sempre)a i veneziani… Venezia come tutta l’Italia, perle nelle mani sbagliate! Probabilmente la politica rappresenta il cittadino medio…️

        • Ciao Mafalda, grazie del consenso. Circa una 40ina d’anni fa a Venezia fu lanciato uno slogan “salviamo Venezia dai veneziani” , tanto per capire come sono, certo non tutti ma il risultato è sotto gli occhi del mondo, sono i primi che decantandone amore, l’hanno prostituirà per arricchirsi, offesa, oltraggiata e distrutta. Si è persa una grande occasione un tempo, rimanere agli austriaci. A Venezia certi veneziani acquatici hanno gli specchi di legno. Veneziani gran signori ma dove? Manco nel passato della Serenissima. Una città di mercanti, con 11mila prostitute, bordelli in ogni angolo e miseria in ogni dove può essere di Signori? No di ricchi, che sputtanano chiunque e nascondono la polvere sotto il tappeto persiano falso come loro. Imparassero i veneziani a stare al mondo.

          • signora, lei sta delirando. il suo sproloquio sta raggiungendo vaneggi preoccupanti, e questo è un problema suo, per carità, ma la sua incontinenza verbale è offensiva per chi è cresciuto e vissuto onestamente nella sua amata città. Si dia una regolata

        • Mafalda, che buffo pseudonimo, impari :

          “Egli m’ha vilipeso in tutti i modi, e una volta m’ha impedito di concludere un affare per un milione.

          Ha goduto per le mie perdite e ha dileggiato i miei guadagni,

          ha disprezzato la mia razza, ha intralciato i miei buoni affari,

          ha allontanato da me i miei buoni amici e mi ha aizzato contro i nemici!

          E tutto questo per quale ragione? Perché sono ebreo! E dunque?

          Non ha forse occhi un ebreo? Non ha mani, organi, membra, sensi, affetti e passioni?

          Non si nutre egli forse dello stesso cibo di cui si nutre un cristiano?

          Non viene ferito forse dalle stesse armi?

          Non è soggetto alle sue stesse malattie?

          Non è curato e guarito dagli stessi rimedi?

          E non è infine scaldato e raggelato dallo stesso inverno e dalla stessa estate che un cristiano?

          Se ci pungete non versiamo sangue, forse?

          E se ci fate il solletico non ci mettiamo forse a ridere?

          Se ci avvelenate, non moriamo?

          E se ci usate torto non cercheremo di rifarci con la vendetta?

          Se siamo uguali a voi in tutto il resto, dovremo rassomigliarvi anche in questo.

          Se un ebreo fa un torto a un cristiano, a che si riduce la mansuetudine di costui? Nella vendetta.

          E se un cristiano fa un torto a un ebreo quale esempio di sopportazione gli offre il cristiano? La vendetta.

          La stessa malvagità che voi ci insegnate sarà da me praticata,

          e non sarà certo difficile che io riesca persino ad andare oltre l’insegnamento.” Shylock the first

      • Gentile signora ho letto il suo commento. Non esprimo alcun giudizio su quello che concordo e quello no. Io sono veneziano da 75 anni e non mi identifico in quello che lei ha descritto “i veneziani” in senso altamente dispregiativo. Pur vivendo nella mia citta’ con fatica e certo non facile da vivere resisto per l’ amore della citta’ in cui sono nato.

  5. Ho sempre scritto che i peggiori sono i veneti campagnoli, se vogliono entrare a Venezia devono pagare un biglietto di 100 euro, altrimenti restino nelle loro terre a zappare la terra. Shylock the first

        • Areo, ma ti, ma che sorta de problemi mentai gatu? Cossa te gai fatto de mal i campagnoi? Secondo mi te devi farte vedar da uno veramente bravo. Ma bravo veramente. Perché no xe possibie ogni volta lesar queo che te scrivi. E te o dise uno che vive da 45 anni a Venexia, uno che xe sempre nda via a testa alta e che no la ghà mai sbasada in vita sua. Ti invesse, co queo che te scrivi ogni volta, te si proprio a vergogna dei venexiani par ben.

          • Quanto mi diverte leggere i vostri commenti, continuate ad offendere,campagnoli, fuori da Venezia Shylock the first

          • gatu è padovano (o più facilemnte di cavarzere) e non veneziano, da noi si usa il ti gà.

            Del resto frequentando padova del 1988, ho sempre pensato che il padovano è simile al giapponese

            “uoto a’ schiaciata o uoto il paneto”
            (vuoi la brioche o vuoi la ciambella)
            “uoto a’ cipria sopra?”
            (vuoi lo zucchero al velo sopra”
            “ato ito”
            (non è un generale giapponese, vuol dire “hai visto”?)

            sentivo dire anni fa….

          • Avete confusione mentale, cari miei, veneziani solo coloro che sono nati a Venezia, residenti in centro storico, tutto il resto è veneto. Quindi l’articolo dice che chi ha fatto il bagno erano campagnoli, non capisco perché vi incazzate, io sono veneziano e chi viene a casa mia non può farsi il bidet senza il mio permesso, vadano a lavarsi le p***e a casa loro in campagna, oppure a casa di chi li difende.Shylock the first

      • Signora Nelly, che delirio e vaneggiare, è la pura verità, la verità che sanno tutti da sempre, scomoda ma verità, raccontata da TV e stampa, che lei vuol nascondere inutilmente sotto il tappeto persiano taroccato. Ai piedi del ponte di Rialto in Riva del Vin c’è un drappeggio attaccato da anni a tre finestre con scritto “No mafia Venezia è sacra” Chi è senza macchia non ha nulla da temere, ma tacere su quanto di schifoso è successo e succede a Venezia è essere complici. Cordialmente

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