Venezia, cacatoa e pappagalli rari, c’erano anche loro tra le diciassette specie di animali in via di estinzione che i carabinieri hanno scoperto in un allevamento della provincia veneziana.
Animali tenuti irregolarmente e tutelati dalla Convezione Internazionale di Washington (Cities).
Nell’ambito di specifici controlli finalizzati al contrasto del commercio illegale di pappagalli in via di estinzione, con particolare riferimento alla “Cities” (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche), il personale del Nucleo Carabinieri Cities di Venezia ha scoperto l’allevamento nel territorio veneziano con due esemplari di Probosciger aterrimuns (Cacatua delle palme) ed uno di Ara glaucogularis (Ara gola blu), specie minacciate di estinzione, il cui commercio è consentito solo in circostanze eccezionali, come da regolamento (CE) n. 338/97 e s.m.i. (applicazione nella Comunità della Cities).
Accertata l’illegittimità della documentazione presentata dall’allevatore, i militari hanno posto sotto sequestro penale tutti gli animali illegalmente detenuti, denunciando in stato di libertà il responsabile.
Sono inoltre emerse nel controllo ulteriori difformità di natura amministrativa, così i militari, al fine di procedere alle analisi genetiche, hanno sequestrato quattordici psittaciformi (pappagalli).
Si tratta di due Anodorhynchus hyacinthinus (Ara giacinto) e dodici Ara ambiguus (Ara di buffon), tutti sprovvisti di documentazione Cities e assoggettati al livello massimo di protezione dalla normativa europea ed internazionale.
Il valore commerciale complessivo dei pappagalli, gravati dai relativi sequestri penali ed amministrativi operati dai militari, è stimato in circa 50mila euro. L’allevatore rischia la multa e carcere: la legge prevede la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e multa da 15mila euro a 150mila.