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Venezia, anche uso di droni contro furti nelle barche incustodite: fermati due veneziani

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Incidente davanti Sacca Fisola: barchino rovesciato. Sequestrato attracco. Ultima ora

Con l’avvio della fase post-pandemica, iniziata il 4 maggio, la Polizia di Stato ha aumentato l’attenzione sulle condotte di chi trae il sostentamento attraverso condotte illegali. Tra i fenomeni criminali che hanno caratterizzato il capoluogo veneto negli ultimi mesi, importante quello relativo ai numerosi furti effettuati sui natanti ormeggiati nei vari canali di Venezia-Mestre e Venezia-Centro storico.

Le operazioni, alle quali hanno partecipato: uomini a terra dotati di binocoli professionali, le Volanti terrestri, le Nibbio (pattuglie moto-montate), gli acquascooter, le Volanti lagunari, i droni messi a disposizione dal Servizio Controllo del Territorio (posizionati strategicamente per avere la migliore visuale su tutta l’area di interesse) nonché il Poli (elicottero) del X Reparto Volo, hanno prodotto il loro risultato venerdì sera.

Per quanto si è avuto modo di comprendere, attraverso una puntuale attività info-investigativa ed il continuo scambio informativo con le associazioni di categoria, autori di tale tipologia di reato erano prevalentemente residenti che agivano in gruppo. Per fronteggiare tali condotte criminali, l’U.P.G.S.P. della Questura di Venezia ha adeguato le proprie modalità operative al nuovo contesto sociale, avvalendosi di tutti gli strumenti tecnologici disponibili.

Grazie all’attività di appostamento e di osservazione in laguna protratta per diversi giorni e portata a termine da personale dell’U.P.G.S.P., venerdì è stato possibile intercettare e sequestrare due barchini a bordo dei quali sono stati rinvenuti componenti nautici rubati.

A bordo dei natanti due ragazzi veneziani, uno maggiorenne di 19 anni ed uno minorenne di 17 anni che sono stati denunciati per “ricettazione”.

In particolare, a bordo di uno dei due barchini, sono stati trovati una coppia di casse audio marca Hertz, una batteria di marca EXINE, una piastra salva specchio in alluminio per il fissaggio del motore e un’elica in acciaio modello Laser 2 passo 21. A bordo dell’altra barca sono stati invece trovati un tiemo e una tanica di benzina di 25 L di marca Yamaha.

Da ulteriori accertamenti è emerso che gli oggetti trovati all’interno delle due imbarcazioni risultano essere provento di furto perpetrato ai danni di altra imbarcazione avvenuto il 29 aprile scorso nel Canale de la Sensa davanti l’Hotel “Ai Mori d’Oriente”.

Dal momento che i due soggetti fermati non hanno saputo giustificare il possesso di tali oggetti, entrambi sono stati denunciati per il reato di ricettazione e le due barche sono state sottoposte al vincolo del sequestro penale. Sono state, infine, comminate sanzioni amministrative per un valore di quasi €5000 per guida senza patente e mancanza di copertura assicurativa.

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