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Venezia, addio ‘Ovovia’: iniziati lavori smantellamento

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Venezia, addio 'Ovovia': iniziati lavori smantellamento

Venezia saluta definitivamente l’Ovovia: l’ “ovetto” del Ponte della Costituzione inizialmente progettato per le persone con difficoltà deambulatorie comincia ad essere fisicamente smantellato da oggi.

“Rimuoviamo uno dei simboli dello spreco di risorse pubbliche”. Con queste parole il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha dato l’avvio questa mattina ai lavori con l’allestimento del doppio cantiere lato Ferrovia e lato Piazzale Roma.

“Inaugurata nel novembre 2013, cinque anni dopo l’apertura del ponte disegnato dall’architetto Calatrava, l’ovovia non è mai entrata a regime: tanti i guasti e i malfunzionamenti che l’hanno resa un’opera praticamente non utilizzata nel tempo, nonostante i 2 milioni di euro per realizzarla”, spiega l’Amministrazione comunale.

Le operazioni di smantellamento sono state programmate dopo aver ottenuto l’ultimo via libera dalla Corte dei Conti: l’archiviazione del lungo procedimento per presunto danno erariale relativo all’installazione dell’ovovia per portatori di handicap sul ponte di Calatrava, dando così un “nulla osta tecnico” per la sua rimozione. “Nello specifico – spiegano i tecnici – il Ponte della Costituzione presenta due strutture poste lateralmente alla base del ponte, che ospitano gli ascensori di accesso al livello dell’ovovia.

I lavori necessari per la rimozione/demolizione del dispositivo traslante prevedono:

Lato Piazzale Roma – Fondamenta Santa Chiara: rimozione della base dell’impianto di sollevamento, con eliminazione totale dell’impalcatura di sollevamento, compresi i parapetti in acciaio e il grigliato. Successivamente verrà realizzata una nuova pavimentazione in legno, completa di corrimano in tubo d’acciaio inox eseguita a regola d’arte dei pontili esistenti a Venezia.

Lato Ferrovia FS – Fondamenta Santa Lucia: rimozione della base dell’impianto di sollevamento, senza procedere alla rimozione del carrello dell’ovovia che rimane sui binari; verrà eseguito lo svuotamento totale della vasca collegata e la demolizione della stessa. Seguirà il riempimento a copertura dell’area occupata dalla vasca con ghiaia e verrà infine ripristinata la pavimentazione in trachite a regola d’arte come esistente. Lavori che verranno eseguiti in orario notturno per non arrecare disturbo alla viabilità pedonale e per motivi di sicurezza pubblica.

Non saranno eliminati il carrello e i binari di scorrimento fissati al ponte perché potrebbero essere utilizzati in futuro per la manutenzione, le verifiche e la pulizia dello stesso. Il tragitto Piazzale Roma – Ferrovia, e viceversa, continuerà ad essere garantito gratuitamente alle persone con disabilità motoria sulle linee 1 e 2 del trasporto pubblico locale su acqua.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Il tram viene continuamente sostituito da autobus perché guasto, è estremamente più lento degli autobus, crea grandi disagi al traffico, e produrre l’energia elettrica per alimentarlo crea molto inquinamento (non va certo con pannelli solari). Doveva essere un’amministrazione comunale a favore dell’efficienza ma allora perché tenere questo continuo spreco? Possibile non ci siano indagini?

    • Per le indagini, qualcuno, dopo una richiesta di spiegazioni al Comune e se la risposta non è esaustiva, deve fare un esposto alla Corte dei Conti per presunto danno erariale, e magari pure alla Procura della Repubblica.

      Prof. Fabio Mozzatto.
      Venezia.

  2. Ovovia: secondo me tra i più clamorosi esempi di scempio e sperpero di denaro pubblico:
    qualcuno ha risarcito noi cittadini (quindi l’erario dello Stato) di tutti i danni economici conseguenti, tra costruzione, messa in esercizio e rimozione?
    Chi sbaglia paga, o siamo ancora la solita Italia dei furbi?
    A me pare che non cambi nulla, e poi lo Stato non ha soldi per la sanità, piange che il PIL non cresce e ci chiede sempre sacrifici.
    Stesse per me, pignorerei tutto a coloro che hanno voluto un’opera assurda, e gliela farei smontare a mano sotto il sole di luglio, e pure con la mascherina addosso! Ma dicono … non è democratico!
    Però sperperare i nostri soldi restando impuniti è sempre democratico: che strano concetto…!
    Io sin dalle origini avevo già segnalato che sarebbe bastato fare franco il traghetto Ferrovia – Piazzale Roma per i disabili, ma nessuno ha accolto l’appello: evidentemente così nessuno ci guadagnava…
    Ma come si può continuare sempre così per 50 anni???
    Io mi aspetterei da un Ministro della Giustizia anche un po’ di questa giustizia, con nuove leggi che evidentemente …la maggioranza di italiani non vuole.
    C’è da rifletterci…

    Prof. Fabio Mozzatto
    Venezia.

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