A Venezia il weekend lungo Pasquale ha portato un’altra ondata di “tutto esaurito” . Oltre 250mila le presenze registrate in città. Numeri molto alti che erano stati anticipati dagli 80mila arrivi di sabato. Benissimo alberghi e affittanze turistiche in genere, bene ma non benissimo i musei che vedono di molto davanti altre città d’arte. Molto ma molto bene gli esercizi commerciali (bar e ristoranti) con plateatici in genere, oltre ai servizi tipici (gondole, taxi).
Curiosità: mai come quest’anno si erano viste tante code alle gelaterie. Segno dei tempi (con una tendenza che arriva dalla Germania): il gelato è sempre più considerato il “pasto sostitutivo”. Con una bottiglietta d’acqua in tasca e la pausa-caffè-pipì la giornata è salva con pochi euro.
Insomma, con un pienone così tutti gli operatori erano contenti. I residenti un po’ meno. Chi ha potuto ha lasciato la città o, alla peggio, è restato chiuso in casa facendo una bella spesa sabato, si è anche evitato gli affollamenti turistici al supermercato. Oppure, chi ha potuto si è rifugiato a Lido nelle ore più calde, visto il bel sole. Tanto era inutile provare a camminare tra le calli intasate o prendere un vaporetto per spostarsi causa sovra-affollamenti.
In questo senso, invece, la simpatica novità è rappresentata dalle “mappe” sul cellulare che suggeriscono ai turisti anche i percorsi alternativi, proprio quelli che erano utilizzati dai veneziani che avevano fretta e sceglievano le “sconte”.
700 kg a testa di immondizia per ogni veneziano , scrivevano qualche anno fa , direi che sia ora è tempo di dare una regolata ai flussi …..perché alla fine paghiamo sempre noi …..
Meglio 250 mila arrivi di turisti, che un milione di clandestini Shylock the first