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Vendite on line, intascavano denaro non spedivano articoli: una base a Marcon

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Vendite on line, intascavano denaro non spedivano articoli: una base a Marcon

I carabinieri di Marcon, in provincia di Venezia, hanno denunciato per truffa 13 persone che, in maniera sistematica e utilizzando i siti di e-Commerce dedicati alle vendite tra privati, mettevano in vendita merce di seconda mano simulandone il possesso facendosi accreditare su carte di pagamento ricaricabili somme di denaro come anticipo o controvalore, per poi non consegnare il prodotto.

L’indagine, partita dalla presentazione di numerose denunce tra marzo 2019 e febbraio 2020, ha svelato i meccanismi degli inserzionisti, residenti tra le Province di Brescia e Bergamo, in Lazio e in Sardegna, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Venezia per truffa aggravata.

Gli accertamenti, partiti da almeno otto episodi di compravendita non andati a buon fine, attraverso i riscontri documentali e una serie di verifiche incrociate con indagini telematiche, hanno permesso di identificare con certezza i responsabili, risultati essere autori “seriali” di analoghe truffe su tutto il territorio nazionale.

Negli annunci sui siti specializzati venivano pubblicate foto false della merce in vendita, e per il pagamento venivano forniti gli estremi di carte di credito ricaricabili, sulle quali venivano fatti i versamenti dagli ignari acquirenti; il denaro veniva riversato o prelevato per poi “sparire”.

Le carte erano intestate a prestanome, le cui posizioni sono al vaglio degli investigatori.

Ulteriori verifiche puntano ad accertare se i denunciati abbiano agito singolarmente o se facciano parte di un’organizzazione più articolata.

Il danno complessivo calcolato è di circa 13.000 mila euro; ai legittimi proprietari è stato restituito quasi il 75% della somma, circa 9.500 euro.

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