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Variante Indiana confermata nel Bassanese. Numeri ospedalieri in leggero aumento

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La variante indiana “veneta” sembra isolata, e soprattutto di provenienza estera e sottoposta a tracciamento immediato.
Si tratta della variante del Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’India, isolata per la prima volta in un uomo e in sua figlia residenti A Villaverla, nei pressi di Bassano del Grappa (Vicenza).
E’ il primo caso certo riscontrato in Veneto.
La conferma è giunta da Antonia Ricci direttrice dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, che sta effettuando il sequenziamento dei ceppi del virus.
I due soggetti sono entrati subito in quarantena al loro arrivo “e non hanno trasmesso – ha precisato Ricci – l’infezione alla famiglia. Forse un loro familiare (la madre, ndr) è positivo, ma perché convivente”.
In Veneto oggi

si registrano 848 nuovi contagi e 36 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale da inizio pandemia di 409.213 casi e 11.281 vittime.
In aumento i dati clinici, con 1.546 (+6) ricoverati con una diagnosi di Covid, di cui 1.328 (+3) nei reparti non critici e 218 (+3) nelle terapie intensive.
Per quanto riguarda il piano vaccinale, sono stati completati 472.418 cicli vaccinali, pari al 9,7% della popolazione, per un totale di 1.512.159 dosi, pari al 91,4% di quelle fornite, 1.039.741 prime dosi con una copertura del 21,3% della popolazione.

Parlando, invece, dell’andamento del virus, oggi hanno prevalso i riflessi dell’inchiesta di Report di ieri sera, che ha adombrato un trattamento ‘irregolare’ dei dati sui positivi e lo stop a uno studio di Andrea Crisanti teso a dimostrare la fallibilità dei test rapidi alla base dell’aumento della mortalità nella seconda ondata di fine anno. “Non l’ho ancora visto” è stato il commento del presidente Luca Zaia. “Penso – ha aggiunto – che ci siano responsabilità personali, sono tutte attività che non mi competono, quindi è giusto sentire gli interlocutori. Questo dimostra che questa amministrazione è trasparente. Quella di Report è una teoria, qualcuno ne ha un’altra, ci confronteremo”.

Al centro delle critiche il fuorionda del direttore regionale Luciano Flor su Crisanti, che sarebbe stato ‘nascosto’. “Flor lo incontrerà l’assessore, io devo fare altro”, ha tagliato corto Zaia.
Per la vicenda, i consiglieri di minoranza hanno interrotto e ritardato l’inizio dei lavori del Consiglio regionale, chiedendo la presenza di Zaia in aula.
“Il posto ufficiale dove dire le cose è qui, non il punto stampa di Marghera, riteniamo indispensabile che si faccia chiarezza sulle responsabilità prima di affrontare gli altri temi”, hanno detto.

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