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Variante Delta: Merkel chiede stretta ai viaggi. In Finlandia 98 casi negli ospedali

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Variante Delta del virus SarsCov2: la mutazione continua a correre e inizia a porsi con forza a livello europeo il nodo del controllo degli ingressi dai Paesi a maggiore rischio.
Una questione su cui ha oggi acceso i riflettori la cancelliera tedesca Angela Merkel che, al vertice dei leader Ue a Bruxelles, ha annunciato la richiesta di un “approccio coordinato” soprattutto sugli ingressi di viaggiatori provenienti dai Paesi dove le varianti sono più diffuse.
Intanto, la preoccupazione cresce anche in Italia dove il ministero della Salute ha trasmesso alle Regioni una nota di allerta, raccomandando di potenziare il sequenziamento ed il contact tracing, dopo il rilevamento di focolai da variante Delta in ospedali della Finlandia.
Le autorità sanitarie finlandesi, ha comunicato il ministero, riferiscono di un esteso focolaio di casi con variante Delta che ha colpito 4 strutture ospedaliere del Paese nel mese di maggio per un totale di 98 casi (su un totale di 300 da Delta nel Paese), 42 tra operatori sanitari e 56 tra pazienti.
Il tasso di letalità è stato del 17,3%.
Dei 98 casi, 18 operatori sanitari e 42 pazienti avevano ricevuto almeno una dose di vaccino.
Analogamente, dei pazienti deceduti, il 70,6% aveva ricevuto almeno una dose (un paziente ne aveva ricevute 2).

Da qui la raccomandazione alle Regioni di applicare con rigore le misure di contenimento e incentivare il sequenziamento, sequenziando prioritariamente, tra gli altri, i campioni di individui in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti e di soggetti vaccinati che si infettano nonostante lo sviluppo dell’immunità.
Sul fronte dei numeri, tuttavia, il bollettino quotidiano del ministero della Salute conferma il trend in decrescita:
sono 927 i positivi al test nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 951), e continuano a calare i ricoveri nelle terapie intensive (-16 in un giorno) e nei reparti ordinati (-113).
Stabile allo 0,5% il tasso di positività.
Sono invece 28 le vittime nelle ultime 24 ore: il dato è stato rettificato dal ministero, secondo cui Friuli Venezia Giulia e Veneto hanno svolto dei “ricalcoli che hanno portato a modificare i numeri acquisiti”.
Invita ad ogni modo a non abbassare la guardia il Commissario all’emergenza Francesco Figliuolo: “La variante Delta preoccupa, ma abbiamo fiducia nella scienza, i vaccini proteggono. Ma questo ci deve indurre a continuare ad avere comportamenti corretti”, ha detto.
Mentre il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri avverte che “i numeri della variante Delta in Italia sono aumentati e continueranno ad aumentare, ed essa tenderà a sostituire anche da noi come nel Regno Unito, la variante inglese. Il nostro compito – ha sottolineato – è rallentarne la velocità di diffusione e rafforzare il tracciamento per limitarne i casi”.
E bisogna consentire una più rapida vaccinazione con le seconde dosi.
Con 2 dosi, infatti, “gli effetti clinici di questa variante sono limitati”.

Sembra confermata, dunque, l’efficacia dei vaccini: “Con il Pfizer – spiega l’immunologo e membro del Cts Sergio Abrignani – si ha buona protezione dalla variante Delta, sia di infezione che in termini di sviluppo della malattia e morte. I vaccini funzionano”.
Al momento, casi da variante Delta sono segnalati in varie Regioni italiane.
In Campania, ad esempio, ad oggi si registrano 82 infetti, di cui solo 2 in ospedale.
Il 10% di questi aveva già fatto una dose di vaccino.
A fronte di ciò, la Fondazione Gimbe chiede maggiore decisione nelle azioni da promuovere: “Non è accettabile una gestione ‘attendista’ della variante Delta, contro cui – avverte – occorre subito potenziare sequenziamento e contact tracing, screening per chi arriva dall’estero e la seconda dose in over 60 e fragili”.

La preoccupazione cresce anche negli Stati che sembravano aver superato l’emergenza, a partire da Israele. Qui, per il terzo giorno consecutivo si sono registrati oltre 100 nuovi casi, dovuti in larga parte proprio alla variante Delta, e dalla prossima settimana tornerà l’obbligo della mascherina al chiuso.
E sono corse ai ripari anche le autorità maltesi, che hanno deciso di anticipare la seconda dose del vaccino AstraZeneca.


 

LE ULTIME NOTIZIE
La variante Delta ha cominciato a far parlare di sé con nuova energia nella giornata di ieri quando sono cominciate ad arrivare notizie riguardanti la Finlandia contenute in un “Allerta” del ministero della Salute italiano.
Le autorità sanitarie finlandesi hanno riferito nel pomeriggio (ora italiana) di un esteso focolaio di casi confermati di Covid-19 con variante Delta che ha colpito alcune strutture ospedaliere del Paese nel mese di maggio.
La comunicazione è contenuta in una nota del ministero della Salute indirizzata alle Regioni.
Nella nota che riporta l’allerta internazionale, il ministero raccomanda alle Regioni di “applicare con rigore le misure di contenimento della trasmissione previste dalla normativa” e incentivare il sequenziamento e il contact tracing, sequenziando prioritariamente, tra gli altri, i campioni di individui in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti.

La nota ‘Allerta internazionale: cluster ospedalieri di casi COVID-19 da variante B1.617.2 (variante Delta) in Finlandia – maggio 2021‘ è firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
Il focolaio finlandese, si legge, è originato da due casi indice recentemente rientrati dalla Thailandia ed ha interessato 4 strutture ospedaliere per un totale di 98 casi: 42 tra operatori sanitari e 56 tra pazienti.
Il tasso di letalità è stato del 17,3% (17 su 98); i decessi hanno riguardato solo i pazienti e non gli operatori sanitari.

Dei 98 casi, 18 operatori sanitari e 42 pazienti avevano ricevuto almeno una dose di vaccino.
Analogamente dei pazienti deceduti, il 70,6% (12 su17) aveva ricevuto almeno una dose di vaccino (un paziente aveva ricevuto entrambe le dosi previste).
Le Autorità sanitarie finlandesi riferiscono dunque che “rispetto a precedenti esperienze di casi Covid-19, compresi quelli da VOC Alfa e Beta, questo evento ha mostrato una maggiore trasmissibilità della variante Delta e un’inadeguatezza delle misure di controllo messe in atto, che ha portato ad una riformulazione delle linee guida nazionali (sostituzione della mascherina chirurgica con maschere FFP2 nei contatti ad alto rischio con casi COVID-19 sintomatici)”.

L’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sulla prevalenza delle varianti in Italia, ricorda il ministero, “riporta che i casi associati a varianti kappa e delta sono rari, sebbene sia stato osservato un recente aumento nella frequenza, soprattutto della variante delta”.
Alla luce di ciò, la nota raccomanda di applicare con rigore le misure di contenimento e di attuare il sequenziamento dando priorità ai campioni provenienti da: soggetti vaccinati che successivamente si infettano nonostante lo sviluppo di una risposta immunitaria; contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi per lunghi periodi; casi di reinfezione; individui in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti; aumento dei casi o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza in un’area; cluster per valutare la catena di trasmissione.

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