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Vaccini, Zaia: “Nuovo rinascimento”. Conferenza Regioni su chiusure e nuovo piano vaccinale

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Vaccini, Zaia: “Nuovo rinascimento”.
“La vaccinazione sta dando dei timidi segnali, abbiamo visto che funziona, abbiamo una capacità vaccinale importante e nelle prossime ore si aggiungeranno 3 mila medici di base come vaccinatori”. Lo ha detto, parlando del Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia, nell’intervento di saluto in apertura della presentazione del Rapporto 2020 della Fondazione Nordest.
“Dobbiamo guardare al futuro come un nuovo rinascimento – ha aggiunto – e credo che dalla pandemia usciremo con una certa velocità, entro qualche mese con le vaccinazioni si chiuderà il cerchio”.
Sempre sull’argomento si è tenuta stamattina la Conferenza delle Regioni a cui si sono collegati, tra gli altri, Donato Toma (Molise), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Nino Spirlì (Calabria), Giovanni Toti (Liguria), Nello Musumeci (Sicilia), Donatella Tesei (Umbria), Erik Lavevaz (Valle d’Aosta), Arno Kompatscher (Alto Adige), Marco Marsilio (Abruzzo), oltre a Luca Zaia per il Veneto.
La riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata convocata per discutere del nuovo piano vaccinale elaborato dal governo e delle nuove misure per l’emergenza Covid-19 in arrivo.
Dalle 14.30 è prevista la Conferenza unificata con i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute) e i rapresentanti dei Comuni (Anci) e della Province (Upi).

In un’intervista al Corriere della Sera il governatore del Veneto ha affermato: “Noi presidenti siamo tutti motivati. Abbiamo macchine collaudate e nessun problema di spazi. Il punto sono i vaccini. Dalla prossima settimana da noi vaccineranno anche i medici di base, a regime potremmo fare 50 mila dosi al giorno. Però, ce ne arriveranno non più di 150 mila”, afferma.
Zaia sostiene che “chiedere altri sacrifici ai cittadini” non può più essere “una cambiale da firmare in bianco. I cittadini sono angosciati dalla mancanza di reddito da una parte e sconcertati da notizie di ogni tipo dall’altra. Qualunque iniziativa del governo sarà efficace soltanto se potrà garantire un reddito, dei rimborsi e anche una prospettiva. Magari partendo da bar, ristoranti, palestre, spettacoli: i simboli di quest’incubo”.
E sulle chiusure nel weekend, Zaia risponde: “Nessuno di noi fa salti di gioia. Ma dobbiamo essere onesti intellettualmente e dire che il liberi tutti significherebbe non avere posti negli ospedali per quelli che si ammalano”. Zaia si dice al contempo fiducioso su un superamento dell’emergenza in tempi rapidi, “per motivi stagionali ma soprattutto per i vaccini”.

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