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Richiami dei vaccini in Veneto, servono 110 mila dosi. La prossima settimana meno forniture da Pfizer

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Sono 1198 i positivi al Covid, l’incidenza del contagio è in discesa, a 2,75% in regione. I ricoveri nei reparti non critici sono 2416, le terapie intensive 321. Morte altre 75 persone nelle ultime 24 ore in Veneto. Le curve dei positivi e degli ospedalizzati è calante. Il Veneto è sempre stato classificato giallo o arancione, e i parametri, sulla base dei quali ci sarà oggi, venerdì 22 gennaio, la decisione del ministero della Salute, non sono scarsi.

Continua il sequenziamento per l’individuazione delle mutazioni del virus. «Qualcuno afferma che non serve a niente, noi andiamo avanti. Speriamo arrivino i vaccini. La campagna vaccinale poi si abbassa per il Veneto, dagli over 80 agli over 75», ricorda il governatore Luca Zaia in conferenza.

Scuola

«Abbiamo delegato alla comunità scientifica di scegliere il posizionamento di ogni regione (per colore). Si voleva far passare l’idea che la gente moriva per colpa dell’amministrazione regionale. Non lo dimenticherò mai», commenta Zaia. Intanto alcuni studenti sono tornati anche davanti alla sede della protezione civile di Marghera per chiedere la riapertura delle scuole e sono stati incontrati dall’assessore Manuela Lanzarin. «C’è una sentenza del Tar», ha ribadito Zaia. L’ordinanza per la didattica al 100% a distanza in Veneto scade il 31 gennaio per il Veneto.

Vaccini

Domani alle 17 è convocata una riunione con il commissario Domenico Arcuri. «Mi risulta che il vaccino russo e cinese siano in fase di autorizzazione dall’Ema, mi auguro nessuno trovi da ridire sulla provenienza, sono vaccini e li autorizziamo in Europa. AstraZeneca dovrebbe anticipare al 27 gennaio l’autorizzazione: 8 milioni in tre mesi». Ieri c’è stato un incontro in Europa sul tema. Le dosi, se autorizzate da Ema, sono certificate.

 

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