Sono 492 i positivi al Covid del Veneto delle ultime 24 ore. I ricoveri 1.470, di cui 134 terapie intensive e ci sono 70 morti in più. Sebbene l’incidenza sia minore in regione, rispetto al resto d’Italia, c’è il timore per le varianti del virus. Quella inglese è acclarata ed è stata trovata almeno in una scuola del veneziano (Malcontenta).
La vera discriminante sono i vaccini. Duecentocinquantamila le persone immunizzate finora in Vento. «La copertura anticorpale determina l’immunità di gregge – afferma il presidente della Regione Luca Zaia -. Abbiamo avuto offerte e proposte per l’acquisto di vaccini. Serve un ente terzo per la validazione quindi è indispensabile fare squadra con l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco). Altre regioni come Lombardia ed Emilia Romagna hanno sempre detto di voler far parte della partita. Prima o poi i vaccini arriveranno, certo, i 200 milioni di dosi dell’Italia, ma la discriminante è il fattore tempo. E oggi la domanda è più alta dell’offerta di vaccini. Perciò se non li compriamo noi, li compra qualcun altro», ha affermato Zaia.
Intanto si è appreso che i 27 milioni di vaccini offerti alla regione Veneto sono dell’azienda Pfizer. Lo ha detto martedì sera il presidente Luca Zaia, parlando alla trasmissione “Porta a Porta”. La regione ha contattato l’Aifa, il 3 febbraio scorso, per dirgli di parlarne con il commissario Domenico Arcuri. «Stiamo raccogliendo matricole e codici dei lotti delle dosi – ha detto Zaia – per capire di che offerta si tratta».