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Vaccini ai bambini: clown e supereroi ai centri ma adesioni a macchia di leopardo

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Vaccini ai bimbi: giochi, animazione, clown, supereroi e perfino “attestati di coraggio” ad accogliere i piccoli al loro ingresso negli hub vaccinali per l’avvio delle somministrazioni delle dosi anti-Covid alla fascia 5-11, dopo che ieri il Lazio ha fatto da apripista.
Varia la risposta delle famiglie italiane a secondo della geografia.
In testa il Lazio con 40mila prenotazioni (il 14% della platea complessiva), seguito dalla Lombardia (64mila appuntamenti, il 10% della platea); oltre 16mila in Toscana (l’8%), 24mila in Veneto (l’8%); 5.400 in Liguria (il 6,9%).
Meno entusiasmo al Sud: in Sicilia ad aver già fissato la dose sono 2.173 (l’1%), 6mila in Campania (1,5%); 250 in Molise (l’1,7%). L’Abruzzo è a quota 1.600 prenotati (il 2,2%), le Marche a 3.000 (il 3,2%).
Complessivamente sono 3,6 milioni i bimbi nell’intervallo d’età considerato. Le dosi distribuite dalla struttura commissariale sono 1,5 milioni. Altre ne seguiranno a gennaio.

Intanto, ieri si sono registrate altre 535mila somministrazioni, prevalentemente terze dosi (475mila).
“La campagna vaccinale in Italia – commenta il commissario Francesco Figliuolo – è arrivata quasi al 90% di copertura dell’intera platea con almeno una dose. Questo non basta, ma ritengo sia un obiettivo davvero importante raggiunto insieme”.
Con questo ritmo, aggiunge il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “somministreremo oltre 15 milioni di vaccinazioni al mese ed entro marzo completeremo le terze dosi”.

Nella giornata di apertura, ovviamente, sono le famiglie convintamente pro-vax ad aver portato i propri figli piccoli negli hub. In Lombardia sono stati allestiti 62 punti pediatrici.
A Milano, nei padiglioni della Fiera il primo a sottoporsi all’iniezione è stato un bimbo di 11 anni accompagnato dalla madre. “Mi hanno detto – ha spiegato – che sono stato coraggiosissimo e in effetti devo dire che un po’ avevo paura dell’ago, ma anche grazie alla presenza dei clown mi è passato tutto”.
Il parco divertimenti Gardaland – coinvolto nell’accoglienza – ha anche regalato un ingresso gratuito per ogni piccolo vaccinato.
A Genova i bimbi sono stati accolti da ‘Capitan Vaccino’, personaggio creato ad hoc dalla Regione Liguria per la campagna vaccinale pediatrica; a Firenze si è mobilitata la questura che ha messo a disposizione due cani poliziotto per intrattenere i vaccinandi.

Divise in azione anche all’Umberto I di Roma, dove la Banda della Polizia ha intonato canti natalizi. A Bari, nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII, a dare il benvenuto alle famiglie un gonfiabile gigante a forma di pupazzo di neve con il personaggio dei cartoon Olaf. Nel Lazio, prima regione a partire ieri, l’iniezione è stata fatta già a 4mila bambini. In Puglia sono stati 3mila. Più bassi i numeri altrove, specie nelle regioni meridionali.
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha una spiegazione: “qui al Sud – osserva – c’ è un rapporto molto più intenso con i bambini nelle famiglie, diciamo più protettivo, perché non voglio parlare di mammismo, ma un po’ alla volta le cose prenderanno il verso giusto”.

Il messaggio dei medici è forte da giorni: il vaccino pediatrico è sicuro perché già ampiamente sperimentato e va fatto. “I bambini certamente – ha spiegato il direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova Angelo Ravelli – rischiano molto di più con il Covid che non con i vaccini, perché un caso su 500 tra i bambini che si contagiano può andare incontro all’insorgenza della cosiddetta sindrome infiammatoria multi-sistemica, una condizione estremamente severa che può dare gravi infiammazioni a livello del cuore ed avere anche esito fatale”.

E nel pronto soccorso del Gaslini gli accessi Covid al pronto soccorso sono saliti nelle ultime settimane ad una media di 2-3 al giorno. Il consulente della campagna vaccinale in Regione Lombardia, Guido Bertolaso, da parte sua, ha ricordato che “la categoria di età più colpita dal Covid oggi in Lombardia sono i bambini tra i 5 e i 12 anni”. Il sottosegretario Costa ha fatto un passo avanti, dicendosi fiducioso che “già entro fine marzo prossimo possa arrivare anche il vaccino” per la fascia 0-5 anni.

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