VENEZIA | Fare esami universitari prima di finire il liceo. E' innovativa la novità introdotta all'Università Ca' Foscari Venezia, approvata dal Senato Accademico e dal Cda dell'ateneo, per aiutare gli studenti 'maturandi' a orientarsi e a scegliere la propria strada dopo il diploma alla scuola superiore. La sperimentazione è già partita con successo in alcuni istituti superiori del Veneto per una serie di corsi di ambito scientifico (Biologia, chimica, ecologia, ingegneria ambientale, analisi statistica dei dati) che, superata una verifica, andranno ad accumulare sei crediti,l'equivalente di un esame, a scelta, da inserire in piano di studi (laurea triennale) in caso di iscrizione a Ca' Foscari.
L'esame universitario “in anticipo” è frutto di una collaborazione fra scuola e Università e dà agli studenti la possibilità di frequentare insegnamenti che forniscono adeguate conoscenze per migliorare l'orientamento e consentire di accedere in un secondo momento ai corsi di laurea di Ca'Foscari.
Le attività formative propedeutiche svolte durante la scuola superiore – dalla classe terza alla quinta – saranno tenute da professori di Ca' Foscari presso la sede dell'istituto e conterranno le conoscenze di base degli insegnamenti universitari.
Questo il commento del Rettore di Ca' Foscari Carlo Carraro all'novità «Si tratta di una iniziativa che ha il fine di avvicinare i giovani alla formazione universitaria e allo sviluppo, quindi, di competenze e professionalità da spendere nel mercato del lavoro. Una collaborazione che migliora, inoltre, il processo di formazione e orientamento degli studenti degli ultimi tre anni del ciclo di istruzione – afferma il Rettore Carlo Carraro – Le attività svolte infatti permetteranno agli studenti di acquisire un bagaglio di conoscenze con cui fare le proprie scelte formative; un percorso di orientamento e autovalutazione delle conoscenze e delle competenze per aiutarli a maturare decisioni consapevoli in merito alla scelta universitaria. Una iniziativa, infine, che aiuterà ad allineare e a meglio integrare i programmi scolastici e quelli universitari a beneficio della qualità della preparazione didattica dello studente».
Raffaele Rosa
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[11/04/2013]