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Unionmare, Berton: «Spiagge venete cancellate dalle mareggiate, serve un piano». Concessioni balneari prorogate al 2033

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È il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, dopo aver fatto il punto della situazione del comparto con i delegati locali, a fine 2020, a lanciare un appello per le spiagge della costa veneta, cancellate dall’ennesima mareggiata di questi giorni. «È arrivato il momento di pensare a un piano infrastrutturale di protezione per mettere in sicurezza il sistema turistico balneare del Veneto – ha detto – anche attraverso un capitolo di spesa all’interno del Bilancio regionale agganciato al turismo».

Concessioni balneari

È stato un anno difficile, ha ricordato Berton, «una stagione che ha richiesto una nuova visione del settore da parte di tutti i coinvolti». Le concessioni balneari sulle spiagge della costa veneta sono state estese al 2033. «È un ottimo segnale che dimostra la collaborazione tra associazioni di categoria, enti locali, e Regione – ha commentato Berton -. Abbiamo avuto un ruolo rilevante, soprattutto nel risolvere l’annoso problema delle fideiussioni (la garanzia nei confronti del creditore): esprimo un ringraziamento a Fidimpresa Turismo, partner finanziario del sistema Confcommercio, che si è adoperato per consentirci di ottenere questo risultato». Oltre alle concessioni demaniali, la Bolkestein e i nuovi ingressi sono stati alcuni dei punti affrontati nel corso del direttivo di fine anno dell’associazione Unionmare Veneto.

Bolkestein

La procedura d’infrazione da parte della Comunità europea sulla cosiddetta Bolkestein (direttiva relativa alla concorrenza nei servizi): «non ci ha colto di sorpresa – ha continuato  Berton – sapevamo che prima o poi ci dovranno essere dei percorsi che porteranno all’assegnazione delle concessioni balneari. Il Veneto anche in questo è stato precursore visto che la legge 33 già prevede il project financing per le nuove concessioni. Per questo io dico ai balneari del Veneto di non avere paura, perché la professionalità e il know-how che da sempre contraddistingue il nostro comparto sarà il nostro asso nella manica per consentirci di partecipare, nel migliore dei modi, ai percorsi di evidenza quando sarà il momento. Faremo una grande battaglia – ha detto – perché il valore aziendale e gli investimenti fatti siano riconosciuti. Non dobbiamo avere paura di gettare la palla avanti e di correre più veloci degli altri per dimostrare ancora una volta perché il Veneto è il motore turistico d’Italia».

Cresce la famiglia di Unionmare Veneto. Accolti due nuovi soci: l’isola di Albarella (Rovigo) e la delegazione di Lido Altanea (Caorle). «Siamo soddisfatti che la squadra continui a crescere – ha concluso il presidente – perché questo ci permetterà di essere ancora più forti e incisivi nel portare avanti la visione di rinnovamento del comparto balneare, che già questa estate ci ha premiato nel cercare di tradurre le grandi difficoltà dovute dal periodo pandemico in un innalzamento della qualità dei servizi, che caratterizza l’offerta turistica dei balneari del Veneto».

 

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