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Trovato morto nel bagno dell’ospedale, era sospetto Covid: il video in rete

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Trovato morto nel bagno dell'ospedale, era sospetto Covid: il video in rete

Trovato morto nel bagno dell’ospedale, era un paziente dell’area ‘sospetti Covid’: immagini drammatiche fanno il giro dell’Italia e probabilmente del mondo.
Video subito postato in rete e anche questo divide la platea tra chi lo ritiene una cosa deplorevole e chi sostiene che se non fosse per questi ‘scoop’ di cittadini comuni non si conoscerebbero mai le verità oggettive ‘scomode’. Ma per questo aspetto vi sarà tempo per discutere nei prossimi giorni.
Il video e i frame tratti dal filmato sono ormai giunti a testate e agenzie e dimostrano inequivocabilmente come si possa morire in un bagno dell’ospedale in questi giorni.
Il paziente è stato trovato morto all’interno dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Era nell’ ‘Area sospetti’ del nosocomio e comunque già sottoposto ad una prima terapia.
Le immagini sono di impietosa crudezza. L’uomo, apparentemente di giovane età, giace esanime

in una toilette dell’Area Sospetti del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli.
Era portatore di probabile infezione da Covid-19 e già in terapia. A ritrovare il corpo è stato il personale dell’ospedale che ha notato l’eccessiva permanenza dell’uomo nella toilette. Non è al momento possibile sbilanciarsi sulle ipotesi alla base del malore che ha portato al decesso, è certo che la direzione sanitaria ha avviato ogni indagine necessaria.
La componente social di questi tempi difficili anche davanti a queste tragedie da prova di se: a pochi minuti dal decesso dell’ammalato nel bagno del Cardarelli di Napoli ha iniziato a circolare in rete un video che mostra il corpo dell’uomo.
“È deprecabile – dice il direttore generale dell’ospedale napoletano, Giuseppe Longo – che eventi simili siano oggetto di strumentalizzazioni tese a costruire terribili e pericolose suggestioni nell’opinione pubblica”. Proprio per questo, e per “il rispetto dovuto alla sofferenza della famiglia”,

la direzione strategica del Cardarelli ha avviato un’indagine interna tesa ad accertare chi e in che modo abbia girato e diffuso il video.
(Il video ‘incriminato’ non lo troverete nel nostro giornale, ci scusiamo per questo ma non intendiamo agevolare le morbose curiosità che sfociano nel cinismo tanto frequenti nei nostri tempi).
Immediate, in ogni caso, le reazioni che sembrano però concentrarsi più sull’inopportunità di postare un video che non sul fatto vero e proprio in cui è morta una persona.
“Le immagini del paziente ritrovato morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli di Napoli sono scioccanti”, scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “La vita e il diritto alla salute di ogni singolo cittadino sono delle priorità che vanno tutelate sopra ogni cosa. Se non riescono a farlo gli enti territoriali, lo deve fare lo Stato. Ho tenuto il silenzio fino ad ora per rispetto di tutte le istituzioni coinvolte. Ma ora bisogna intervenire immediatamente e bisogna farlo soprattutto al Sud, che rischia di implodere. Io credo che il nostro Governo non debba perdere tempo e debba rispondere, come ha sempre fatto”, aggiunge.
Il ministro Di Maio riconosce però anche che il problema di questi giorni non riguarda solo l’episodio di Napoli

ma è ben più esteso: “Siamo di fronte a fatti drammatici e inaccettabili, episodi che ci spingono ad agire come Governo centrale, perché non c’è più tempo. A Napoli e in molte aree della Campania la situazione è infatti fuori controllo”, prosegue Di Maio. “Non è più questione di opinioni o pareri, qui a parlare è la realtà. Il paziente trovato morto accasciato nel bagno all’ospedale Cardarelli – scrive il ministro – è la più cruda e violenta di numerose testimonianze che mi giungono ogni giorno dagli ospedali campani: persone curate in auto nei parcheggi, altre che muoiono in ambulanze del 118 a cui non viene assegnata la destinazione; altre ancora che neanche vengono prelevate da casa nonostante le continue chiamate”.
Perché – giova ricordarlo – lo sfondo su cui si staglia questa tragedia parla di 33mila nuovi casi in un giorno con molti ospedali vicini al collasso.
Nonostante le schiere negazioniste facciano girare video di reparti deserti

e nonostante i politici del ‘Va tutto bene Madama la Marchesa…” ci presentino più avanti i conti da pagare di una politica immobilista per non scontentare frange di elettori, la realtà dei fatti è questa: nelle ultime 24 ore ci sono stati 32.961 contagi individuati (con 623 i morti).
‘Gli ospedali sono ormai vicini al collasso’, è l’allarme lanciato ormai da medici e infermieri di Medicina interna super partes in un coro unico. Non sono più solo le rappresentanze di categorie.

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