Si vota sabato e domenica e, come al solito, la gente si chiede a causa di questo quante corse Actv, a Venezia e a Mestre, salteranno tra autobus e vaporetti.
Non di tratta di un meccanismo osmotico dovuto alla consultazione pubblica da studiare nelle scienze sociali, bensì del fatto che larghissima parte del personale Actv si iscrive autonomamente alle liste per essere chiamato a scrutatore di seggio, e ogni elezione si traduce così in corse soppresse essendo un diritto incontestabile esercitare il proprio “senso civico” durante le votazioni.
I disagi nelle elezioni precedenti erano stati molto pesanti, tanto che erano stati minacciati un paio di esposti in Procura, in quanto lasciare una città come Venezia priva di mezzi o di certezze negli stessi nei trasporti pubblici per 2-3 giorni vuol dire allarme collettivo e gente allo sbando, letteralmente, ma le cose non sono cambiate.
Occorre prepararsi quindi, anche questa volta ci saranno disagi nel prossimo week end per l’assenza contemporanea di circa 200 dipendenti Actv (tra navigazione e automobilistico) impiegati con le elezioni europee.
Anche l’azienda alza le mani dimostrandosi impotente ad affrontare il fenomeno, lo si può capire leggendo il suo comunicato che vuol dire proprio tutto e niente:
«Actv si sta organizzando per garantire un servizio il più regolare possibile — si legge in una nota dell’azienda —. Negli anni passati, il fenomeno è stato così rilevante da obbligare a sopprimere alcune corse, lo stesso rischio potrebbe verificarsi quest’anno».
Paolo Pradolin
[23/05/2014]
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È una vergogna! Ci sono tanti ragazzi che fanno richiesta per fare gli scrutatori, autisti Actv ANDATE A LAVORARE!
Per i lavoratori, scrutatori assicurati
per i disoccupati??