Il coronavirus ci obbliga tutti a stare a casa. Ma la convivenza obbligatoria protratta per molte ore ci presenta una situazione a cui non siamo abituati. Tutti sappiamo che la storia è piena di mogli che, confidandosi con le amiche, confessano: “Non vedo l’ora che el vada fora, cussì respiro…”. Di norma, questo in situazione normale, ma in tempi di coronavirus?
Per tentare di sorridere vi proponiamo la testimonianza di un marito evidentemente arrivato all’esaurimento della sopportazione per la convivenza ravvicinata con la moglie. L’uomo ha issato un lenzuolo sul balcone in cui dichiara: “Veo digo mi ‘a copo…”.
I tempi moderni ci propongono anche queste situazioni da affrontare tra il serio e il faceto dove si acuiscono le spigolature a causa del contatto ravvicinato prolungato per ore, per giorni. La soluzione? La indica una signora di Castello: “Ghe vol taanta pasiensa…”.
(categoria “virus cinese”)