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Terza dose in Italia a partire dai prossimi giorni

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Al via la terza dose: rotte le indecisioni. La terza dose è ora ritenuta indispensabile per proseguire verso il traguardo dell’immunità di gregge.
La discussione parte dallo strumento ritenuto vincente nella seconda fase dell’epidemia.
Il Green pass è arrivato alla Camera e potrebbe incassare l’ok del Parlamento senza la necessità di apporre la fiducia del Governo, che intanto si prepara a un nuovo provvedimento per estenderlo da ottobre ai dipendenti statali, alle categorie impegnate in quei settori dove il certificato è già obbligatorio e – forse – anche ai lavoratori delle imprese.
Su quest’ultimo aspetto il premier Mario Draghi ha visto a Palazzo Chigi il segretario della Cgil, Maurizio Landini, mentre tutti i sindacati hanno incontrato Confindustria.

Prima ancora, già nei prossimi giorni, partiranno le somministrazioni della terza dose del vaccino anti-Covid ai pazienti fragili, come gli oncologici o i trapiantati, in seguito ad anziani e residenti delle Rsa.
Proseguono anche i sit-in contro il lasciapassare, però sempre meno affollati: è un flop la manifestazione organizzata da Forza Nuova.
Alcuni dirigenti del movimento non hanno partecipato alla protesta, dopo il ritrovamento di bastoni e passamontagna durante i controlli della polizia nelle loro abitazioni.
A un mese dall’introduzione del meccanismo del certificato verde, l’associazione di ‘Tutela Nazionale Imprese’ ha invece segnalato che il 37% dei ristoranti ha registrato perdite, con cali di fatturato medi del 30% e punte fino al -60% oltre a “problemi coi clienti per il certificato per 4 ristoratori su 10”.
Ma prima dell’allargamento del Green pass, già con il report di venerdì prossimo potrebbe essere annunciata una nuova stretta in Sardegna e Calabria, che rischiano di abbandonare la zona bianca per le alte percentuali sull’occupazione dei posti letto per Covid.

La Sardegna ha raggiunto il limite del 15% per i reparti ordinari e – con il 14% in rianimazione – ha superato quello per le intensive (la soglia in questo caso è il 10%) mentre la Calabria registra rispettivamente il 19 e l’8%.
Nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino, si sono registrati 3.361 nuovi contagi e 52 morti, la risalita di mezzo punto del tasso di positività (ora al 2,5%) con un lieve aumento dei ricoveri (in tutto sono 570 in terapia intensiva e 4.302 nei reparti).
L’unico modo per scongiurare un ritorno di tutto il Paese alla zona gialla ad ottobre sembra essere l’aumento delle vaccinazioni oltre il target – che sembra ormai alla portata – dell’80% della platea vaccinabile immunizzata.


 

Su questo aspetto prosegue la moral suasion dell’Esecutivo, pronto a dare ancora impulso alla campagna vaccinale anche ad ottobre, affinché anche i più timorosi scelgano la strada dell’immunizzazione con il siero.
In una nota dirigenti, ministri e governatori di Forza Italia hanno annunciato l’intenzione di voler “raggiungere l’immunità di gregge entro la prima settimana di ottobre: è dunque necessario potenziare lo strumento del green pass estendendolo verso tutto il mondo del lavoro pubblico e privato e i fruitori dei servizi.
L’obiettivo della campagna – spiegano – è anche distinguere i no vax dagli incerti”.
Alla Camera è intanto cominciato l’esame del decreto legge sull’emergenza Covid che contiene le disposizioni sul certificato verde e si ragiona ancora, tra i gruppi parlamentari di maggioranza, sulla possibilità di evitare che nelle prossime ore il Governo ponga la fiducia sul testo.

Il decreto che sarà convertito in legge dovrebbe anche sancire la possibilità di somministrare i vaccini antinfluenzali in farmacia a tutti gli over 18 e l’equiparazione dei test salivari ai tamponi, estendendo fino al 30 novembre la misura sul prezzo calmierato per questi ultimi.

Nuovi provvedimenti matureranno dopo la cabina di regia del Governo prevista giovedì, in cui si deciderà per l’estensione del passaporto verde: non si esclude al momento che possa riguardare anche i passeggeri del trasporto pubblico locale.
Una serie di valutazioni saranno fatte anche alla luce dell’incontro tra sindacati e Confindustria, durante il quale il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha chiesto che – in caso di utilizzo del green pass nell’ambito dei lavoratori delle imprese – siano le stesse aziende a caricarsi dei costi dei tamponi e di non licenziare nessuno, anche chi non fa il tampone.

E il leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato un’esplicita richiesta a Draghi riguardo alle “intenzioni che ha sul green pass.
Tuttavia – ha aggiunto – quello che ora non capiamo è l’allarmismo di Speranza”.
Dal canto suo, il ministro per la Salute – sulla scorta delle valutazioni dell’Ema, che ha parlato di “possibile dose aggiuntiva per gli immunodepressi” – ha annunciato che la terza dose in Italia ci sarà e partirà “già da settembre con pazienti fragili come gli oncologici o i trapiantati” poi “analizzeremo per proseguire con gli over80 e residenti Rsa e personale sanitario, che sono le prime categorie che hanno ricevuto il vaccino e da quale si partirà”.

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