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Terremoto in Sicilia, solo molta paura. Tutte le scosse di dicembre

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Scossa di terremoto di 4.4 gradi in Sicilia che porta fortunatamente solo tanta paura ma pochi danni.
L’anno martoriato 2020 ha però pensato bene di concludersi con una piccola serie di terremoti tanto per inquietare ancora un po’ questo mese di dicembre.
La scossa di terremoto di magnitudo 3.3 in Emilia di domenica 13 ha aperto la serie. L’epicentro tra Reggiano e Modenese, precisamente a tre chilometri dal comune di Castellarano.
Milano ha proseguito la serie giovedì 17 con una scossa di magnitudo tra il 3.8 e il 4.3 registrata in provincia.
Il terremoto si fa sentire due giorni dopo, sabato 19, con una magnitudo compresa tra 3.9 e 4.4. Questa scossa invece si è verificata tra le città di Reggio Calabria e Messina e si è protratta per circa 10 secondi ed è stata avvertita soprattutto nel Reggino, a Villa San Giovanni, Gioia Tauro, Cittanova, Palmi nella Locride e persino in provincia di Vibo Valentia e a Cosenza.
Due piccoli terremoti, addirittura, lunedì 21. Apre una magnitudo di 3.6 registrata alle 2:22 nelle Marche, in provincia di Fermo.
Scandicci (Firenze) teatro invece del secondo evento sismico di giornata poco dopo:

una nuova scossa è stata registrata alle 5.33. La scossa, di magnitudo 2.0 è stata ad una profondità di 9 km, con epicentro a 2 km a nord est di Scandicci, ed è stata avvertita dalla popolazione, soprattutto ai piani alti dei numerosi palazzi nell’area.
La scossa di terremoto più forte di questo dicembre, però, doveva ancora arrivare.
Essa si è verificata martedì 22 dicembre.
Secondo l’Ingv è stata di magnitudo 4.6 e si è verificata alle 21.27, nella Sicilia orientale. La terra ha tremato per una decina di secondi. Il sisma è stato nettamente avvertito nel Ragusano, nel Siracusano e nel Catanese. L’epicentro è stato localizzato a 15 chilometri da Acate, in provincia di Ragusa, ad una profondità di 16 chilometri.
La terra ha tremato dunque violentemente martedì sera in Sicilia dove alle 21.27 una scossa di magnitudo 4.4 ha spaventato tutti. La scossa ha avuto come epicentro il mare antistante la costa del Ragusano, a Marina di Acate, a una profondità di 30 chilometri, ma la cui energia si è propagata fino a Palermo, attraversando quasi tutta l’isola.
La gente, a partire dalle 21.30, si è riversata in strada in molti comuni della zona sud-est della Sicilia, e alcuni di loro per paura hanno trascorso la notte in auto.
La forte energia ha fatto

temere danni importanti, ma dalle prime verifiche effettuate dal Dipartimento della Protezione civile non risultano danni e feriti. I vigili del fuoco hanno confermato l’informazione sottolineando che le sale operative hanno ricevuto finora solo chiamate per informazioni e nessuna richiesta di soccorso.
“Non risultano finora danni a persone a seguito delle scosse di terremoto registrate stasera nel Ragusano, ma molta paura, soprattutto a Vittoria e Acate” conferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che è rimasto sempre in contatto con il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina per un costante aggiornamento.
Un palazzo di 8 piani viene poi segnalato come lesionato nella tarda serata alla protezione civile regionale da Gela, in provincia di Caltanissetta
“C’è stata tanta paura – afferma il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì – ma non

ci risultano danni al momento, né feriti. Io non mi sono accorto del terremoto perché ero in auto. Come adesso che siamo in giro per la città per fare dei sopralluoghi e delle verifiche assieme alla protezione civile comunale, ma sembra che non ci siano danni”. Lo stesso dato emerge dai sopralluoghi in corso in altri comuni della zona, anche più vicini all’ipocentro, come Vittoria. “Abbiamo una chat tra sindaci – rivela Cassì – e nessuno segnala danni a cose o persone, per fortuna”. “Ho avuto tanta paura, tremava tutto”, ha confessato Stefano Sucato, che vive a Comiso (Ragusa), dopo il terremoto. “Tanta gente è scappata ed è ancora in strada”, ha confermato. La scossa è stata avvertita in molti comuni della Sicilia orientale ma anche in alcune zone del versante occidentale. “Mia moglie si torva a Lascari, nel palermitano, e anche lei l’ha avvertita”, dice Sucato. In alcune case di Vittoria (Ragusa) la violenza del sisma ha fatto cadere suppellettili nelle case. Ma segnalazioni arrivano anche da Agrigento, Siracusa e Catania. Nel capoluogo etneo i catanesi avevano messo in relazione il terremoto con l’attività eruttiva in corso sull’Etna. Ma questa volta il vulcano attivo più alto d’Europa è ‘innocente’.

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