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“In Terraferma per la casa figa col giardino. Venezia portata avanti dai veneziani che non si arrendono”. Lettere

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In risposta alla lettera: “Venezia la portano avanti i pendolari, i bistrattati campagnoli che vengono ogni giorno a lavorare nella città che li ha visti nascere”.

I cosiddetti ”Campagnoli”, si sono trasferiti in terraferma e continuano a farlo assieme alla maggior parte dei Tassisti e Gondolieri semplicemente per un motivo ben noto a tutti… avere la casa figa col giardino e che costi poco, la macchina sotto il culo per arrivare in garage dopo una bellissima passeggiata alla Nave de Vero….
Personalmente vorrei ricordare al “Signor Paolo” che mi alzo tutte le mattine all’alba assieme a mia moglie per andare a lavorare in terraferma pur vivendo a Venezia come molti, e di tutte le persone che conosco nessuna vive certo di rendita oppure ha le tasche piene di appartamenti come sembrerebbe dalle sue astiose indicazioni, probabilmente dovute ad esperienze negative della vita.

Venezia è una perla portata avanti nel suo fascino non di certo dai pendolari, che la disprezzano come lei, e che poi sputano nel piatto dove mangiano, ma dai veri veneziani che non si arrendono e decidono di resistere, a differenza sua, vivendo in 50 mq di casa, pagando tutto più caro e raggiungendo la scuola alla mattina a volte non riuscendo neanche a salire in vaporetto perché stipato come una stalla.

Se ciò che richiede il Signor Paolo è dateci le vostre case, posso solo consigliarli di recarsi presso una qualsiasi Banca e, accertati i requisiti, di farsi, come ho fatto io, un bel mutuo di 30 anni per restare a Venezia oppure in alternativa di cercare lavoro a Mestre magari vicino alla stazione dove il vostro Sindaco ha pensato bene di costruire 10 Hotel da 15 euro a notte in cui dormire per poi raggiungere Venezia e mangiare un pezzo di pizza seduti per terra in Piazza San Marco.

Mia moglie è Campagnola e non si è mai sentita bistrattata, anzi: adesso va a vogare, visita musei unici al mondo, e di certo non tornerebbe mai più a vivere in campagna. Quando si è veramente innamorati di Venezia tutte le difficoltà passano in secondo piano.

Le faccio un grosso in bocca al lupo per tutto e mi raccomando, si ricordi di rinnovare il passaporto, Venezia è in Europa.

L.

(lettera firmata)

“La maggior parte dei turisti più educati dei veneziani spesso arroganti e razzisti”. Lettere

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23 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. La triste realtà è che Venezia come tutte le città d’arte si è svuotata dei cittadini preda del turismo consumistico, stessa cosa Siena, Roma Testaccio, Barcellona etc… è un processo irreversibile l,chiuso il piccolo commercio,servizi è un processo irreversibile, chi ha casa la sfrutta con i turisti, è triste ma è così.

  2. Ciao a tutti sono nata a Venezia e vi ho risieduto per quasi 50 anni. Per scelta sono andata ad abitare a Mestre e sto benissimo. Quindi penso che ognuno debba fare ciò che meglio crede e facendo le proprie valutazioni. Quello che posso dire è che Venezia è diventata davvero un parco divertenti, sporca e trascurata. Mancano i servizi, manca il verde e manca chi paga le tasse. Diciamoci la verità siamo stati noi veneziani a svendere la città. Sempre stati ” matti skei”. Se amate vivere in laguna, stateci ma non lamentatevi che avete case piccole e che fate i salti mortali per arrivare a fine mese, non v’è l’ha ordinato il dottore. Siete fieri di abitarci quindi basta!!!!!!!!!! Gigia

  3. Vergognatevi a definire ancora le persone campagnole, ora che la nostra città sta morendo la vostra arroganza è ridicola. Prima era tutta colpa dei turisti, ora che di turisti non ce ne sono più centinaia e centinaia di attività stanno chiudendo di chi sarebbe la colpa se non nostra? L’avete venduta noi. Siete così fissati del passato della città che vi siete dimenticati di guardare al futuro, l’unica speranza per questa città è che i cosiddetti ‘campagnoli’ vengano ad abitare in questa città portando via tutta questa vostra cultura elitaria e ignorante. Per farlo però ci serve un sindaco competente, rendere Venezia attraente alla vita MODERNA non è sicuramente un compito semplice ma un compito necessario. Tutta la vita a Venezia sta morendo, tutta. Abbiamo grandissime università che portano migliaia di persone da tutta Italia (e non solo) e chi rimane si conta nel palmo di una mano, non c’è un futuro. Bisogna costruirlo. è tutta colpa nostra.

    • Buonasera,
      io non mi vergogno assolutamente di chiamare chi abita in campagna “campagnolo”, ho tanti cari amici che abitano in terraferma e nessuno di loro s’è mai offeso per questo “nickname” ma andiamo oltre …
      La nostra città non sta morendo, continua a spopolarsi e a modificarsi per colpa dell’assenza cronica di politiche sociali che la rendano più “accessibile” a nuovi nuclei famigliari.
      Ogni giorno mi confronto con “foresti” di ogni parte d’Italia e del mondo e, quando spiego loro che noi residenti NON abbiamo agevolazioni per comprare casa, NON abbiamo diritto ad un posto auto, NON abbiamo diritto ad un posto barca, NON abbiamo diritto di prelazione nell’acquisto di licenze comunali (bancherelle, taxi, gondole, alimentari, etc.), paghiamo l’abbonamento Actv esattamente come un Bellunese o un Rovigota (!!!) e avanti così per mille altre assurdità, ricevo la più sincera solidarietà oltre che lo stupore più profondo.
      Questo piccolo ed elementare preambolo è necessario per comprendere almeno in parte di chi sono le colpe.
      Io non ho svenduto nulla a nessuno e non capisco chi, secondo alcuni, lo abbia fatto.
      Forse qualcuno ha STRAvenduto (non svenduto di certo!!!) attività e/o licenze ad amici con gli occhi a mandorla o a “fratelli” balcanici o a qualche laborioso Lumpa Lumpa ma chi può biasimarlo?
      Il problema non è né chi ha venduto né chi ha acquistato bensì la cecità/incapacità/negligenza di una Amministrazione Comunale che spreca risorse (soprattutto a Mestre Town) e non VIGILA o PIANIFICA nel Centro Storico.
      Ricordo che la maggior parte delle licenze NON sono alienabili e che il Comune dovrebbe tornarne in possesso e riassegnarle a chi ne ha requisiti e diritti …
      Per quanto riguarda i “Campagnoli” che vorrebbero/dovrebbero tornare a vivere a Venezia, mi permetto di criticare le lacrime di coccodrillo di quanti ritengano la mia città troppo costosa?!
      Vorrei capitalizzare le spese della famiglia tipo, residente nella decadente (anzi decaduta) gronda lagunare, relative alle sole spese automobilistiche.
      Quindi l’acquisto di un’auto bella spaziosa per i weekend, di una citycar per la moglie, due assicurazioni, due imposte di proprietà, magari quattro treni di gomme per le varie stagioni, qualche tagliando, qualche multa, qualche riparazione e via dicendo.
      Facciamo una stima sicuramente in difetto di 10.000€/anno?
      A ciò aggiungiamo la perdita quotidiana di tempo per andare al lavoro in auto o con i mezzi pubblici, stimiamo per difetto due ore al giorno a/r per duecento giorni all’anno a testa.
      Risultato?
      Circa 800 ore all’anno, buttate nel traffico a respirare monossido di carbonio ed altresquisitezze, per un costo (e mi tengo basso) di 10€/h, fanno circa 8000€/anno.
      Bene abbiamo 1.500€/mese a disposizione per accendere un contratto di mutuo e comprare un bell’appartamento a Venezia.
      L’anticipo? Vendiamo la “Casa nella prateria” che continua a svalutarsi anno dopo anno.
      In omaggio offro una qualità della vita superiore, sicurezza sociale, lavoro assicurato (basta aver voglia di produrre, senza disperarsi per lavorare il sabato ed i giorni festivi), minimo spreco di tempo per muoversi in città, negozi per ogni tasca, ristoranti come se piovesse, scuole di ogni ordine e grado, cultura, cinema, teatri, spiaggia, etc.
      E per chi ha la necessità di andare all’ipermercato di turno ad alienarsi come uno zombie e riempire il carrello fino all’orlo, ci sono quelle belle macchinine giapponesi ridicole del Car Sharing parcheggiate in Garage Comunale che costano quanto un pranzo al Mc Donald’s!
      Quindi BASTA piangersi addosso con la vecchia solfa su Venezia!
      Amici campagnoli, volete venire o tornare a Venezia?
      Potete farlo a costo zero, conti alla mano!
      BASTA con incolpare noi residenti di essere razzisti, avidi, ignoranti, etc!
      BASTA con accusare i cittadini delle colpe del Comune!
      Concludo facendo presente che non sono i negozi ad aver abbassato il target e quindi la qualità dei prodotti, ma è la clientela ad essere “scaduta”.
      Chi lavora con il turismo può piacere o no ma di sicuro non è (quasi mai) stupido, ciò che offre è ciò che vende.
      Quindi i pessimi negozi di paccottiglia sono sbucati ovunque perché il prodotto low cost è ciò che compra il turista low quality!!!
      Pensateci su, Zaia insegna!

  4. Non c’è un buono e un cattivo.
    La colpa è equamente distribuita.
    30 anni di classe dirigente (ricordo eletta, non imposta) dedicata al solo sfruttamento della città.
    Patrimoni immobiliari privati usati unicamente per guadagno turistico.
    Qualità infima delle attività commerciali che si basano solo sulla quantità e non sulla qualità.
    Commercianti e lavoratori spesso insofferenti e maleducati con i turisti.
    Una città che, senza abitanti, diventerà sempre di più un museo.
    Scomoda? Si.
    Affollata? Si.
    Costosa? SI
    Eppure…eppure, c’è un meraviglioso però.
    L’incredibile privilegio di vivere continuamente in mezzo al bello.
    Riempirsi anche distrattamente, inconsciamente, ma quotidianamente, gli occhi di storia e bellezza è un dono unico al mondo.
    E’ un toccasana per l’anima.
    Passeggiare per le sconte.
    Entrare a caso in una delle centinaia di chiesette e scoprire capolavori artistici mai visti.
    Sedersi su una panchina e ammirare palazzi di abbagliante bellezza.
    Salire in topetta e girare con il motore al minimo di sera tra i canali per avere una visuale quasi mistica della città.
    Non ho mai ritrovato tanta bellezza quanta Venezia offre in ogni suo scorcio.
    Venezia è tutta bella. Tutta.
    Ed è anche laguna, mare, odore si salso, vita.
    E’ le spiagge del Lido e le oasi naturali degli Alberoni.
    E’ il bacan e le isole disabitate.
    Io ho deciso: rinuncio a molto per non rinunciare a tutto questo.

  5. Mi preme rivolgermi a tutti gli ottusi che non vedono, o forse non vogliono vedere, quanto bene si stia in questa città, soprattutto da genitore quale sono.
    Io e la mia dolce metà abbiamo un figlio quasi diciottenne ed una figlia di 6.
    Il grande ha la passione per la nautica da diporto, come quasi tutti i veneziani (giovani o no) e vive la sua adolescenza nella massima sicurezza che ci circonda ed in piena libertà scorrazzando per la Laguna con barche e barchini.
    Se abitassimo in terraferma starei in apprensione tutte le sere sapendolo, che so, in giro in moto o in auto con qualche amico più grande.
    Oppure tremerei temendo incontri con malintenzionati di ogni religione ed etnia come quelli che hanno sovra-popolato Mestre e dintorni creando vere proprie crime-zone.

  6. Mi fa molto piacere che più di qualche amico Veneto (mestrino, padovano o trevisano che sia) abbia la lucidità mentale ed il coraggio di riconoscere i veri pregi della nostra città e le qualità di noi residenti.
    Ho lasciato Venezia da adolescente ed ho abitato a Mestre, a Maerne e ad Olmo di Martellago.
    Credo quindi di possedere i “requisiti” per esprimere valutazioni sulla qualità della vita in Centro Storico, nella periferia e nella “campagna” di Venezia.

  7. WVenezia città meravigliosa e unica invidiata nel mondo e perla unica. Piena vicinanza a chi ci vive( beati loro ) anche se pieni di problemi ma che stanno in un posto incantevole e Placido. Saluti agli abitanti e W Venezia e la Serenissima. Vi scrivo da Padova

  8. Buonasera vi scrive un Padovano: Le solite inutili manfrine il problema è che nessuno fa qualcosa di concreto per salvaguardare questa meraviglia che tutto il mondo ci invidia.Concludendo piena solidarietà a chi ci vive( beati loro)e potessi lasciarei la città incasinata di macchine moto bici ecc..per andarci a vivere (un sogno). Ciao e W Venezia e la Serenissima

  9. Peccato che nel 1988 la mia famiglia sia stata sfrattata da una proprietà che ha anticipato la moda di trasformare gli appartamenti per residenti in più lucrosi appartamenti per turisti. In terraferma non ho una casa figa con giardino e, quanto alla macchina, mi spaccano periodicamente i finestrini. Quindi…

  10. 49mila abitanti di cui l 80% ultra70enni, 300 nascite nel 2021, quest anno se ne va anche la questura, mezza università è già a Mestre, il civile è praticamente un poliambulatorio, una media e una elementare basterebbero e avanzerebbero, questi sono i numeri…numeri da paese. Quando saranno andati via tutti metteranno i cancelli come a gardaland

  11. Da campagnola attualmente residente a Venezia , posso solo esprimere gratitudine davanti al privilegio di poterci vivere . La globalizzazione ha impoverito quasi tutti i nostri centri , chi piu ‘ chi meno .
    Ritengo inoltre che sia un suicidio assistito dare una citta ‘ unica cosi ‘ ad un manipolo di gente senza scrupoli il cui unico interesse sembrerebbe lucrarci il piu ‘ possibile . Che vengano in Campo Santa Margherita dopo le 23 : e’ come essere nel Bronx negli anni 80 , le calli trasformate in latrine da bande di minorenni arrivate da tutto l’Hinterland per sfogarsi , urlare , ubriacarsi , con i residenti asserragliati nelle proprie case impotenti .
    Citta ‘ abbandonata a se ‘ stessa da una amministrazione di cui si parla di conflitto di interessi .
    Chiediamo aiuto alla Presidenza del Consiglio , all ‘ Europa , che ci liberi…

  12. Certo. E gli affitti assurdi e improbabili+scarsezza di case perché molte sono impiegate a fine turistico+edilizia Ater gestita in modo criminale e clientelare fanno il resto.
    Vendetele ste c*zzo di case Ater, tanto restano vuote a marcire almeno qualcuno le restaura di tasca sua e ci vive.
    Una citta speciale ha bisogno di salvaguardia speciali.
    Una città unica ha bisogno di salvaguardia unica.
    Il resto sono i soliti veneziani che si lamentano e lamentano e lamentano di tutto ed il contrario di tutto.

  13. Perfettamente d’accordo con Paolo tutta la mia famiglia sta facendo grandi sacrifici pur di rimanere a Venezia. Dott Urbani c ‘e’ un posto migliore dove crescere dei bambini? Possono giocare e muoversi da soli già da ragazzini e crescere in mezzo a bellezze ineguagliabili. Faccio appello ai veneziani di non abbandonare la città e continuare a lottare per essa. Adesso tutti uniti per riavere l’arsenale

  14. Sono d’accordo con 2.0. La responsabilità è di chi, specie nell’ultimo decennio, ha governato la città (ma anche prima non è che la classe politico amministrativa abbia brillato per lungimiranza e onestà
    ) permettendo tutta una serie di situazioni che sono sotto gli occhi di tutti. Naturalmente non solo per incompetenza e ignoranza, ma per personale tornaconto. Cosa di cui si parla tanto, ma per la quale nessuno, a quanto pare sta facendo qualcosa… Il tutto alla faccia dei cittadini che si limitano a “baruffare” tra di loro.

  15. Concordo al 100%. La classe borghese che abbandona Venezia è vergognosa. Ha compreso nulla dell’immenso privilegio di nascerci e viverci ed insegue modelli di omologazione. Con quei patetici lamenti su quanto era bello il tempo andato. Venezia va difesa tutti i giorni, vivendoci e facendoci vivere i propri figli. Il resto è abbastanza penoso

  16. Tutti dicono le loro opinioni, ma per parlare e conoscere i problemi di Venezia bisogna viverci, non solo venirci per la voro o visita. Senza turisti non sopraviverebbe, io ho 57 anni abito a Dorsoduro in affitto nello stesso appartamento da 53 anni, ora non mi hanno rinnovato il contratto, a trovarne uno a un prezzo acessibile (800 o 900 € che non sono pochi) é un impresa, per non lasciare Venezia, tante case affittate a uso turistico purtroppo, spero di riuscire in questa impresa.

  17. Buongiorno, sono venuto a Venezia trenta anni fa, scegliendola fra altre possibilità di vita e lavoro proprio per amore di questa Città. Non ho bisogno di spiegarvene le diverse bellezze, i silenzi, la Laguna.
    Ma e’ cambiata terribilmente! Non parlo dei monumenti, continuamente restaurati e coccolati. Parlo della VITA. Vi ricordate cosa era 30 anni fa (non 200) il mercato del pesce di Rialto? Entrambi i portici pieni di bancarelle. Ora si è no mezza … E così via. Due anni fa ho sentito di dovermene andare, per non restare mummificato nel processo di scadimento della qualità della vita della citta’. Non parlo di bellezza della Citta’: dico che per comprare qualcosa di appena più complesso di una vite in ferramenta devi andare a Mestre mettendoci mezza giornata; che per un crescente numero di servizi sanitari devo raggiungere l’ospedale dell’angelo che e’ pure scomodo, eccetera eccetera.
    Queste le considerazioni.
    Poi, se chi ha scritto la mail precedente alla mia, si accontenta di aver fatto un mutuo di 30 anni per comprarsi una casa di 50mq, complimenti per la costanza e l’attaccamento …. Ma non ne vale la pena!
    Cordiali saluti,
    Vittorio Urbani

  18. Magari si potessero evitare i battelli stracarichi di turisti e di valigie, le calli dove sono tutti schierati in mezzo e, se chiedi permesso, ti guardano come fossi un alieno, quelli che mangiano seduti sui ponti o in piazza s. Marco, quelli che per fare una foto sui ponti, se passi, ti mandano al quel paese e chi più ne ha più ne metta, arrivano in troppi in un solo giorno e i veneziani,purtroppo, sono sempre più a disagio.

  19. leggo sempre con curiosità tutte queste riflessioni di Veneziani/campagnoli/turisti/pendolari/residenti. Sono sempre basito nel leggere il caro costo della vita a Venezia ( che vorrei precisare è notevolmente inferiore al costo di altre città nel centro storico), tanto per dire una casa a Milano/Roma/Firenze costa notevolmente dipiù, per non parlare poi di altre città europee. E nelle città menzionate è pieno di persone che hanno scelto di vivere in periferia per avere più spazio e un angolo di verde. Ma di cosa stiamo parlando? Dovrei sentirmi in colpa perché vivo a Venezia nella città che amo? Non sono assolutamente infastidito dal turismo, che solo cambiando tragitto eviti con facilità, e comunque i turisti vengono perché è bellissima, sennò andrebbero altrove, mavà. Proporrei delle riflessioni approfondite e con una visione realistica invece di lagne lamentose superficiali ed inutili. Vorrei concludere che molti danni sono stati fatti da voi che avete eletto le persone sbagliate… Mestre è sempre comune di Venezia vero? ; ) Firmato un’altro veneziano che non si arrende e che si commuove ogni volta che ritorna e si emoziona passando il ponte.

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