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Strage Barcellona: terrorista è in fuga. La terza vittima è italiana

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Strage Barcellona: terrorista è in fuga. La terza vittima è italiana

La polizia catalana continua a ricercare Younes Abouyaaqoub, un marocchino di 22 anni ora
sospettato di essere il conducente del furgone che giovedi ha
seminato morte e terrore sulla Rambla di Barcellona, facendo 13
morti e oltre 100 feriti.
Un attentato rivendicato dall’Isis.

Tra l’altro nella base logistica dei terroristi, la polizia
spagnola ha rinvenuto tracce del potente esplosivo Ttap
(perossido di acetone), chiamato anche ‘madre di Satana’, già
usato negli attacchi a Parigi, Manchester e Bruxelles.

Sono intanto salite a tre le vittime italiane della strage
di Barcellona. Nella notte è stato confermato che nell’attentato
è stata uccisa anche Carmen Lopardo, 80 anni, una italiana da 60
residente in Argentina.

Nel susseguirsi di notizie contraddittorie della giornata di
ieri era stato indicato che tutti i terroristi della cellula di
Ripoll, fra cui il killer del furgone, che si sospettava fosse
Moussa Oukabir, 17 anni, erano stati uccisi nella sparatoria di
Cambrils ieri notte con la polizia.

Nuove informazioni indicano invece che ora i sospetti per
l’esecuzione materiale della strage della Rambla si concentrino
su Abouyaakoub, che sarebbe ancora in fuga e forse in Francia.

Con lui potrebbero essere ancora latitanti altri due membri
della cellula di Ripoll, la cittadina dei Pireneri spagnoli dove
vivevano la maggior arte dei terroristi. Si ritiene ora che 12
persone componessero il gruppo jihadista.

Quattro sono in stato di arresto, tre di Ripoll, dove questa mattina la polizia ha
perquisito l’appartamento di un imam radicale.

Secondo El Pais
online l’uomo potrebbe essere morto nell’esplosione della casa
di Alcanar, vicino a Tarragona, base logistica della cellula,
dove i terroristi preparavano ordigni per una strage di ancora
maggiori dimensioni a Barcellona.

Dopo l’esplosione della casa,
forse per un ‘incidente di lavoro’ nella preparazione degli
ordigni, la cellula aveva deciso di agire “alla disperata”
secondo la polizia con gli attacchi alla Rambla e a Cambrils.

La capitale catalana accelera intanto il ritorno alla normalità,
dopo il trauma di giovedi. Ieri è stata riaperta la Rambla,
subito di nuovo invasa da una folla di cittadini e turisti. Oggi
è tornato ad aprire anche il vicino mercato de la Boqueira,
attraverso cui era probabilmente fuggito dopo la strage
l’autista del furgone.

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