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Sicurezza, lo “sceriffo” Brugnaro: delinquenti, cambiate città

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“Chi crede di poter venire a Venezia per delinquere è bene che sappia che non gli conviene. Non venite. Cambiate città, prima o poi vi prenderemo”.

Senza giri di parole il sindaco Luigi Brugnaro ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale, e di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio, a favore la sicurezza dei cittadini nel corso di una conferenza stampa in Questura, assieme al questore Vito Gagliardi, per presentare il bilancio delle attività di controllo “Operazione Mestre Sicura”.

“Lo Stato – ha aggiunto – sta dimostrando di esserci e cammina sulle gambe delle Forze dell’Ordine e dei tanti cittadini, come quelli del Controllo di vicinato che, in continuo contatto con la Polizia Locale, si impegnano per tutelare la nostra sicurezza. A chi delinque lo ribadisco: non venite. Noi vi prenderemo e vi allontaneremo: questa è una promessa”.

A pesare, nel centro storico lagunare, è soprattutto il problema dei furti e dei borseggi, ma il questore ha annunciato un ulteriore potenziamento dei servizi di controllo e prevenzione, anche con l’impiego di personale specializzato.

L’operazione Mestre sicura ha preso avvio lo scorso 18 settembre grazie alla collaborazione tra Questura, Prefettura e Città di Venezia con l’obiettivo comune di potenziare livelli dell’attività di prevenzione e contrasto al crimine diffuso nella terraferma della città lagunare, con particolare riferimento al territorio di Mestre, via Piave e Parco Albanese, e a Marghera.

Si è infatti proceduto a implementare il dispositivo di controllo del territorio attraverso una serie di servizi straordinari pianificati ed effettuati dalla Questura di Venezia con una task-Force, uomini e mezzi della Polizia di Stato, nonché con il contributo delle pattuglie dei Lagunari e della Polizia Locale.

Un contributo significativo è arrivato anche dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile di Padova che ha visto l’impiego di circa cento uomini al giorno.

L’attività svolta si è concentrata principalmente con un continuo monitoraggio del territorio con controlli nelle ore serali e notturne e la ricerca ed individuazione di quegli stranieri già noti alle forze dell’ordine, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti che minacciano la sicurezza urbana.

“La mia presenza qui – ha detto Brugnaro – vuole essere la dimostrazione di quanto la Citta di Venezia sia grata a tutte le Forze dell’Ordine. Grazie al Questore e a tutta la Polizia di Stato, al Prefetto, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, all’Esercito in particolar modo i Lagunari impegnati nel progetto ‘Strade Sicure’ e alla Procura della Repubblica. Un particolare ringraziamento però voglio riservarlo a tutti gli uomini e le donne della Polizia Locale e ai ragazzi che abbiamo da poco assunto come vigili: in questi mesi hanno dimostrato grande affiatamento con i colleghi e costante impegno per garantire la sicurezza dei nostri quartieri. I cittadini sappiano che la nostra priorità è il contrasto alla criminalità e al degrado e lo stiamo dimostrando. Devo ringraziare anche il Ministro dell’interno Marco Minniti, lui a nome di tutto il Governo, e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ci stanno sostenendo fortemente nelle nostre iniziative”.

“Ringrazio il sindaco per essere qui – ha commentato Gagliardi -. Con la sua presenza dimostra quanto vicino sia alle Forze di Polizia, all’Esercito, con il quale noi condividiamo tutte le nostre attività sul territorio veneziano, e, in particolare oggi, alla Questura e alla Polizia di Stato che sta raccontando i risultati di una importante operazione di sicurezza su Mestre e Marghera a quasi un mese dal suo inizio. Operazione – ha concluso Gagliardi – che sta dando ottimi risultati raggiunti anche grazie alla collaborazione con la Polizia Locale alla quale va il nostro sentito ringraziamento”.

Nello specifico, l’ “Operazione Mestre Sicura”, che proseguirà anche nei prossimi mesi, ha già ottenuto importanti risultati come l’arresto di 6 stranieri tra rumeni, tunisini e serbi per furti, resistenza a pubblico ufficiale, evasione e traffico e produzione di stupefacenti.

Inoltre ci sono state 15 espulsioni con accompagnamento al centro di permanenza per il rimpatrio rispettivamente di 12 tunisini e 3 marocchini, 4 rimpatri in frontiera di due moldave, un peruviano e un albanese e 39 intimidazioni a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

Nel contempo sono state sequestrate oltre 1,6 kg di sostanze stupefacenti, sono stati consegnati 5 fogli di via obbligatorio, un provvedimento di sorveglianza speciali e un daspo urbano.

“Venezia – ha concluso Gagliardi – è una città sicura, serena. In città la gente sorride e noi lavoriamo anche per alzare il livello della sensazione di sicurezza in atto”.

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