Il big match di giornata è quello tra Manchester United e Tottenham, entrambi a -5 dal Manchester City di Guardiola primo in classifica. Mourinho voleva riabilitarsi dopo il pareggio con l’Huddersfield della scorsa giornata che poteva minare la rincorsa dei Red Devils alla vetta della classifica, e in una partita molto bloccata proprio l’allenatore portoghese risulta decisivo con l’inserimento di Martial, uomo partita con il suo ennesimo gol da subentrato in questa stagione.
In avvio di partita è lo United ad avere le occasioni migliori con il gioiello Rashford e Lukaku, che non riescono però a trovare la via del gol. Il brivido più grande è dato da una punizione dello stesso Rashford, ma Lloris riesce a deviare in angolo il pallone reso pericoloso da un rimbalzo ad un metro dal portiere francese. Pochi minuti dopo sono gli Spurs ad avere una chance su mancata presa di De Gea, ma Sissoko spara alto di molto vanificando così un’ottima occasione. Il primo tempo si chuide così, con i ritmi alti tipici del campionato inglese ma senza che né l’una né l’altra squadra riescano a rendersi pericolose negli ultimi 16 metri.
Nella ripresa, sono i padroni di casa ad andare vicini al vantaggio: Mkhitaryan prova il tiro, Lloris non respinge bene e Rashford manca il tap-in per un miracoloso intervento di Davies, che riesce a liberare anticipando l’attaccante. Anche Valencia prova la gran botta in controbalzo ma manca sempre qualcosa ai padroni di casa al momento di concludere a rete. Per il Tottenham ha la chance più grossa Dele Alli: Eriksen inventa con un filtrante difficilissimo per l’accorrente inglese che prova il tocco delicato con l’esterno destro, senza però riuscire ad inquadrare la porta. Risolve la partita il neo-entrato Martial, che pur non colpendo benissimo riesce a battere Lloris trovando 3 punti fondamentali per la propria squadra.
Pesa tantissimo l’assenza di Harry Kane, che è stato lasciato a riposo a causa di un affaticamento muscolare anche in vista della partita di Champions League in programma tra pochi giorni. L’attacco leggero con Eriksen, Alli e Son non crea particolari pericolari problemi ai ben più fisici difensori dei Red Devils, e in generale gli Spurs sembrano essere a corto di idee, complice la preparazione tattica impartita da Mourinho, che a tutte le sue squadre ha sempre dato una solidità invidiabile. Pochettino continua a non vincere nelle partite decisive, quelle che decidono il campionato, segnale che manca ancora qualcosa a livello mentale rispetto alle big.