IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

domenica 28 Aprile 2024
15.3 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEsocietàRuba alcolici in via Carducci. Scoperto sputa ed è violento, ma sono i frutti del vivere per strada
Questa notizia si trova quisocietàRuba alcolici in via Carducci. Scoperto sputa ed è violento, ma sono...

Ruba alcolici in via Carducci. Scoperto sputa ed è violento, ma sono i frutti del vivere per strada

pubblicità

Più che un ladro è un alcolista vittima della sua dipendenza, lui e tanti altri come lui, che spesso vivono in strada, che non hanno un euro in tasca e che vanno a rubare ai supermercati. Che cosa rubano? Per lo più alcolici, bottiglie di birra o di vodka, che nascondono sotto il cappotto ma che spesso esibiscono, anche, incoscienti e ciechi, determinati a soddisfare l’esigenza di bere: costi quel che costi. Qualche volta rubano alimenti e poco importa se vengono spesso fermati dal personale dei supermercati e costretti a restituire il maltolto.

Questa volta l’avventura riguarda l’Eurospar di via Carducci, vittima di un quarantenne straniero che vive in strada, ‘affezionato cliente’ che anche mercoledì sera in evidente stato di ebbrezza, ha ripetuto la sua performance aggravata da comportamenti irresponsabili, come resistenza e aggressioni, sempre in balìa dell’euforia alcolica.

Tutti nei dintorni lo conoscono e lo evitano, invisibile tra gli invisibili, come altri suoi compagni di sventura, trascorre le sue giornate e le sue notti, tra via Carducci e Riviera XX Settembre.
I suoi furti vengono sempre scoperti, lui non media, barcollando è difficile ragionare ma difende come un leone, le sue bottiglie. Ne nascono aggressioni, situazioni penose e sgradevoli. Il direttore lo invita a pagare alla cassa, ma lui denaro non ne ha, così le cassiere chiamano la polizia e va a finire che lui sputa al direttore.

Arrivano gli agenti, che lo fanno uscire dal supermercato e lo arrestano. I dipendenti dell’Eurospar tirano un respiro di sollievo. E così anche i clienti ‘veri’, testimoni, loro malgrado, di un attimo di realtà di vite ‘ai margini ’ della vita degli altri. Che il furto ha reso visibile.

È evidente che siamo di fronte a un problema di larga portata che dovrebbe, per primi, interessare i servizi sociali. E anche tutti noi. Quelli che dai più vengono indicati come sbandati (e in realtà lo sono), dovrebbero essere aiutati. Sono, ci suggerisce Michel Foucault “. . . vite infime, divenute cenere nelle poche frasi che le hanno stroncate” E nei silenzi e l’indifferenza che li circondano.

Queste intrusioni nei supermercati sono intollerabili ma proprio per questo gioverebbe incontrarle queste persone, magari in un momento che sono sobrie, che non hanno ancora annullato la loro dignità con l’alcol e si potrebbe capire come vivono, dove dormono, dove mangiano. Si scoprirebbe che la loro casa è la strada, I più attrezzati accettano l’aiuto dei servizi del territorio e della grande disponibilità del mondo del volontariato.

Altri, come il ladro di bottiglie dell’Eurostar, non hanno briglie, così come non hanno difese: rubano perché hanno fame, bevono per stordirsi e non è raro che ci si accorga di loro quando li ritroviamo morti sopra una panchina o per terra in una gelida alba invernale.

La città, le istituzioni, questo problema dovrebbero affrontarlo con urgenza, perché piaccia o no, si tratta di esseri umani fragili che dovrebbero essere curati, coinvolti in un percorso di vita e di riabilitazione, che lentamente non li porterà più a entrare in un supermercato e a rubare. I servizi socio sanitari dovrebbero affrontare il problema più grande che li affligge, che è quello della dipendenza, da alcol o da altre sostanze, affinché quelle esistenze, non siano a perdere.

Ruba al supermercato, scoperto manda il vigilante all’ospedale. Arrestato e condannato (pena sospesa)

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

5 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Ieri sera Papa Francesco ci ha parlato degli ultimi, di come noi li viviamo, di cosa si può fare per loro. Per uno che delinque, cento sono invisibili, non dsturbano nessuno. Mi spiace l’animosita’ che ho letto nelle parole di Gino Latino e di Federica. Non é colpa degli ultimi se c’è la disoccupazione o gli sfratti. Bisognerebbe tentare di considerarli nella complessità che rivelano. So che non è semplice, ma ne vale la pena. Grazie per aver scritto.

  2. Certo loro vivono emarginazione sociale e disagi.. E noi che li incontriamo, che abbiamo paura che ci sputino addosso, ci scippino o che facciano del male ai nostri figli o alle persone anziane??? A noi chi ci pensa? Gli assistenti sociali? O le forze dell’ordine? Quando li arrestano poi ritornano di nuovo per strada… Sinceramente provo più pietà per noi onesti cittadini circondati da tutto questo e non più liberi di girare per le strade o entrare nei supermercati per la presenza di alcolizzati spacciatori scippatori… La delinquenza non ha scusanti

  3. c’è gente sobria ma ancor più disperata perché ha perso il lavoro (le fabbriche si sono trasferite nell’Europa dell’Est tanto voluta da Prodi), con uno sfratto incombente (il governo Amato ha eliminato l’equo canone) e con i figli che pensano a fare i rapper anziché studiare (hanno Fedez come esempio, anziché Carlo Rubbia). Non c’è alcun aiuto per questa gente sobria, dobbiamo penare per un alcoolizzato che ha eletto l’Italia come il suo nuovo Paese?

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img